La Ratatouille dell'Atalanta si chiama falso nueve: un ritorno (di qualità) alle origini
Connettiti con noi

Atalanta News

La Ratatouille dell’Atalanta si chiama falso nueve: un ritorno (di qualità) alle origini

Pubblicato

su

de ketelaere lookman atalanta

Il nuovo falso nueve con De Ketelaere e Lookman? Rispolvero di un tandem dalle aspettative molto alte in termini di qualità

La Ratatouille portata ad Anton Egot vista la mancanza dei piatti principali, aveva sorpreso in positivo il critico facendogli ricordare la sua infanzia felice in un periodo assai buio. Da Parigi a Bergamo, da un semplice piatto casereccio al rispolvero di una vecchia ricetta tecnico tattica considerando l’assenza del centravanti puro: il falso nueve.

L’assetto senza punte non è certamente una novità per l’Atalanta di Gasperini. Cristante-Gomez-Ilicic poi tramutato nel famoso Pasalic-Gomez-Ilicic divenuto simbolo della cavalcata in Champions League ed infine per tre anni lasciato sotto la polvere così come la qualità della squadra.

Però in questa stagione passato e presente s’incontrano con Koopmeiners dietro a Lookman e De Ketelaere: ad oggi la miglior formazione offensiva possibile (causa infortuni). Teun costruisce e davanti i fuochi d’artificio dove i due si capiscono: scambiano palloni invitanti, producono azioni offensive, liberano spazi e soprattutto saltano l’uomo senza particolari problemi.

Come è stato agli inizi del 2017, anche questo falso nueve ha bisogno di passare delle fasi: a Firenze entrambi sono parsi confusi nonostante delle idee tattiche interessanti; ieri contro il Rakow una normale amministrazione all’insegna della perfezione.

Il critico gastronomico al ristorante Gusteau riuscì a sentirsi di nuovo a casa. Casa, quella dell’Atalanta, che davanti si riconosce come se avesse aggiunto un capitolo in più al libro lasciato in sospeso dal 2020. Il bello deve ancora venire, considerando che mancano Touré e Scammacca, senza dimenticare un Miranchuk che si sta facendo assai notare.