Materazzi a gamba tesa: «Battere la Juve per fargli perdere lo Scudetto: goduria doppia per noi!» - Calcio News 24
Connettiti con noi

Inter News

Materazzi a gamba tesa: «Battere la Juve per fargli perdere lo Scudetto: goduria doppia per noi!»

Pubblicato

su

cirillo-chiellini materazzi inter-juventus

L’ex difensore dell’Inter ha parlato in vista della sfida con la Juventus. Ecco le parole di Marco Materazzi

Cresce l’attesa per InterJuventus, big match della 35ª giornata di Serie A. Marco Materazzi, difensore ex Inter, ha parlato al Corriere dello Sport in vista della partitissima di San Siro che potrebbe decidere le sorti del campionato. L’ex calciatore, campione del Mondo nel 2006, ha invitato i nerazzurri a tirare fuori gli artigli per regalare una doppia soddisfazione agli interisti: «L’Inter ha una grande occasione: battere la Juventus per fare un passo importante verso il ritorno in Champions e per complicare tanto la vita alla Juve, una rivale storica. Perdendo, la Juve rischierebbe il sorpasso del Napoli e la goduria per gli interisti sarebbe doppia».

Prosegue Materazzi analizzando il match: «La Juve certe partite non le sbaglia, lo so bene. Loro saranno arrabbiatissimi e per questo ancora più pericolosi. San Siro però è casa nostra e a casa nostra la Juventus non deve vincere. Poi non vincere contro la Juve potrebbe complicare la rincorsa a un posto in Champions». L’ex difensore ha esaltato Spalletti, chiedendo alla società di concedergli tempo, ha parlato molto bene di de Vrij, promesso sposo nerazzurro («è un fenomeno») ed è tornato sulle parole di Ceccarini sul famoso contatto Iuliano-Ronaldo del 1998: «Le sue parole mi hanno fatto pena o tenerezza perché tutto il mondo ha visto quello cosa è accaduto, se dopo 20 anni dice che avrebbe dovuto ammonire Ronaldo non so se ridere o piangere. Ha sbagliato allora e continua a sbagliare adesso». Chiosa sulle parole di Ronaldo che, in riferimento al 5 maggio 2002, ha parlato di sistema corrotto: «Il 5 maggio Ronaldo era in campo e rispetto il suo pensiero, che poi è lo stesso di tutti gli interisti».