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Mazzarri: «Crisi Inter? Il tempo è galantuomo. Su Mou..»

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Walter Mazzarri non si sente colpevole del momento storico dell’Inter, anzi definisce “tempo galantuomo”. Poi un passaggio sul suo rapporto con Mourinho

Emigrato in Premier League dopo una lunga e più che discreta esperienza in Serie A, Walter Mazzarri è tornato a parlare del proprio momento storico. Le confessioni stavolta sono state affidate al Corriere della Sera: primo tema sul piatto della bilancia è l’Inter, la sua ultima squadra in Italia. Il tecnico del Watford, con cui naviga a centro classifica della Premier League, rivendica il poco tempo avuto a disposizione coi neroazzurri: «Ero dispiaciuto per non aver avuto potuto concludere il ciclo che avevamo avviato, riportando l’Inter in Europa. C’era il rammarico di non aver potuto completare il lavoro, ecco. Quello sì. Ma sono abituato a guardare avanti. E l’ho fatto da subito. Le difficoltà di Mancini e De Boer? Il tempo è galantuomo, mettiamola così.». 

IL RAPPORTO CON ICARDI E MOURINHO – La vittoria più bella e importante per l’allenatore toscano è arrivata circa un mese fa contro un suo nemico: Josè Mourinho. Mazzarri tuttavia ne parla in altri termini, elogiando la cultura calcistica del paese: «Le vittorie sono delle tappe, non le considero medaglie. Quella contro il Manchester è stata importante ma a soddisfazione più importante non è la vittoria in sé ma quello che lascio ai giocatori. Capita ancora di sentirli, mi gratifica molto. Al mio arrivo all’Inter Mourinho mi fece auguri e complimenti. Poi ogni tanto è capitato di incontrarci e scambiarci pareri. Dopo la partita ci siamo confrontati su diverse cose. Questa è la cultura calcistica che mi piace». Infine un passaggio anche su Mauro Icardi, per la cui crescita l’ex Napoli e Sampdoria ha giocato un ruolo decisivo: «Sono stato l’allenatore di Mauro e all’epoca si è comportato bene. Era un giovane che abbiamo aiutato a crescere, parlavo con lui quasi tutti i giorni. E ci ha regalato soddisfazioni».