Milan, Seedorf a MP: "Pato? Chi non lo conosce stia zitto" - Calcio News 24
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2012

Milan, Seedorf a MP: “Pato? Chi non lo conosce stia zitto”

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Clarence Seedorf, uno dei calciatori più esperti sul piano internazionale, ha commentato anche ai microfoni di “Mediaset Premium” la gara persa per 3-1 contro il Barcellona e gli episodi dubbi che hanno condizionato in parte l’uscita dalla Champions League per i rossoneri: “Credo che lo abbiano visto tutti. Non siamo qui a dire che abbiamo perso per questo motivo, ma ha cambiato la partita. Ho chiesto spiegazioni all’arbitro, non mi ha voluto dare spiegazioni e mi ha ammonito. Questo già  ha fatto capire che c’era un ambiente difficile con l’arbitro. Se lui ha veramente visto che la trattenuta c’era prima del calcio d’angolo, deve prima chiarirsi con i giocatori e poi far battere l’angolo, non lasciar correre e poi fischiare rigore. Psicologicamente non è stato proprio il massimo. Difficile arbitrare qui per gli olandesi? Allora non dovevo scendere in campo manco io, perchè sono cresciuto con questo tipo di calcio. Siamo professionisti ed ognuno deve fare il suo lavoro. Fosse così sarebbe brutto, ma non penso e spero non sia così. Abbiamo fatto vivere ai nostri tifosi momenti belli, si conclude qui la gita in Champions e guardiamo al campionato”.

Seedorf chiede poi alla stampa di lasciare in pace Pato: “Darei un consiglio a tutti quelli che scrivono di Pato due cose: non lo conoscono e non sanno cosa abbia Pato. à? giovane, ha bisogno di trovare un equilibrio mentale e fisico. Non è il primo ragazzo che conosco che ha una serie di problemi, basta ricordare Ambrosini, che 6-7 anni fa soffriva di problemi in maniera continua, poi ha trovato un equilibrio ed ha avuto un certo tipo di rendimento. All’arrivo in Italia di Pato lo abbiamo subito etichettato come fenomeno mondiale, ed invece bisogna andarci piano perchè ha bisogno di un po’ di spazio per poter crescere”.

Sulla differenza che c’è stata tra la gara d’andata e quella di ritorno: “Oggi c’erano più episodi decisivi per l’andamento del gioco. Qui è un po’ più difficile stare compatti perchè il campo è più grande. Loro trovavano spesso e volentieri l’uomo libero. In linea di massima il primo tempo non mi è dispiaciuto, forse è mancata un po’ di qualità  nell’ultimo passaggio e nella gestione della palla. Per il possesso della palla penso fosse 60-40 in percentuale, dunque meglio dell’altra sera”.