2012
Morte Morosini, prof. Galanti: “Intensificare le visite”
Radio Sportiva ha contattato Il Professor Giorgio Galanti, direttore della scuola di specializzazione in Medicina dello Sport di Firenze, ai microfoni di Radio Sportiva ha commentato la tragedia legata alla morte di Morosini: “Purtroppo lÃ?´affettività e lÃ?´emozione ci possono far pensare che questi episodi siano frequenti, perchè nelle ultime due settimane sono accaduti due fatti così tragici. Ma razionalmente dobbiamo dire con forza che un evento del genere, seppur devastante, è un evento raro. Vanno quindi rassicurati tutti gli sportivi perchè lÃ?´attività sportiva non è pericolosa, in questo senso. Le morti improvvise negli atleti sono causate da aritmia cardiaca. Di solito capita a cuori stimolati in maniera impropria dallÃ?´attività agonistica, e su cuori non perfettamente sani ciò può comportare questi eventi violenti. ComÃ?´è possibile? Quando uno sportivo viene valutato e visitato può esser sano ma ovviamente può ammalarsi in seguito. Il concetto quindi è uno. Gli sportivi devono essere monitorati continuamente. Ancora noi non siamo in grado, in alcuni casi, di diagnosticare le malattie. Sono situazioni molto rare, ma dobbiamo cambiare la mentalità perchè spesso si pensa di poter avere tutto sotto controllo. Una visita lÃ?´anno non risolve niente. Siamo stati i primi ad istituire la visita dÃ?´idoneità ma da sola non basta. Dobbiamo avere la consapevolezza che tra una visita e lÃ?´altra possono subentrare diversi altri fattori o malattie”
Sui soccorsi a bordo campo: “La tempestività dei soccorsi è il punto chiave. In questi casi il defibrillatore funziona e salva la vita se usato entro tre minuti, e comunque non sempre evita la morte. Sui campi quindi non siamo in grado di agire con la tempistica giusta”