Napoli, Campagnaro paga la cauzione per omicidio colposo - Calcio News 24
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2009

Napoli, Campagnaro paga la cauzione per omicidio colposo

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Due milioni di pesos per la libertà . Poco più di 340 mila euro per non finire in un penitenziario argentino, dietro le sbarre in attesa del processo vero e proprio. Da ieri, però, Hugo Campagnaro , il difensore del Napoli, è seriamente nei guai: il giudice istruttore del tribunale di Rio Cuarto lo ha formalmente incriminato per omicidio colposo aggravato, fissando una cauzione per non mandarlo in carcere che il calciatore azzurro è pronto a pagare nei prossimi giorni.

L’aggravante che gli è stata riconosciuta, scrive il magistrato, è legata Ã?«al numero delle vittime e alla guida imprudente della propria autoÃ?». L’italo-argentino era al volante del suo Suv Toyota Hilux che si è scontrato frontalmente con una utilitaria sulla statale 36 tra le località¡ di Coronel Baigorria ed Espinillo, nella regione di Cordoba, poco minuti prima delle 6,30 di giovedì scorso.

Terrificante il bilancio dell’incidente stradale: tre morti. Tra questi anche un amico carissimo del 30enne difensore che, invece, è uscito quasi indenne dall’impatto riportando solo un trauma cranico e una ferita al bacino. Niente di grave e nessun pericolo per il prosieguo della carriera. Sfuggendo all’esercito di fotografi, reporter e semplici Ã?«voyeurÃ?» che lo inseguono da una settimana, Campagnaro è riuscito ad evitare anche la protesta e la rabbia dei familiari di Soledad Andrea Lopez (36 anni) ed Hector Escudero (41), rispettivamente la poliziotta e la guardia carceraria che viaggiavano a bordo della Polo che si è scontrata con il pickup.

La terza vittima dello scontro è Alvaro Castelli, 25 anni, tra i migliori amici dell’italo-argentino. Ã?«La giustizia ci ha tradito, Campagnaro era ubriacoÃ?», è lo sfogo amaro dei parenti delle due vittime che chiedevano l’arresto del calciatore.

Nella mente dei familiari si addensano nubi gonfie di dubbi, di interrogativi e anche di sospetti: Ã?«Deve marcire in prigione, già  tre anni fa ne ammazzò un’altra: deve farne fuori 20 per andare in galera?”Ã?», è l’urlo che si è levato dinnanzi al palazzo di giustizia.

Secondo quanto fissato dal giudice istruttore Walter Guzman nell’udienza di ieri, non viene ritirato il passaporto del giocatore, che può tranquillamente riprendere la sua attività  in Italia anche perchè Ã?«in considerazione delle sua attività  pubblica è difficile che si renda irreperibileÃ?».

Nei prossimi giorni, però, Campagnaro, dovrà  comparire nuovamente nell’aula del tribunale per rendere la sua testimonianza sulla dinamica dell’incidente. Quel giorno, probabilmente, saranno noti anche le analisi dell’esame del sangue eseguite sul 30enne subito dopo il ricovero all’ospedale San Antonio di Padua.

Secondo le accuse rivolte al difensore del Napoli dai familiari delle due vittime, l’uomo era alla guida ubriaco e ben oltre i limiti di velocità . E per mettere tutto a tacere, scrivono i media sudamericani avrebbe offerto del denaro per non essere denunciato. Ã?«300mila pesosÃ?», accusa la sorella della poliziotta morta.

Anche la madre ha gridato il proprio sdegno: Ã?«Lo lasciano libero di tornare a giocare a pallone mentre noi abbiamo perso i nostri cariÃ?». Lo zio ha invece sempre parlato di una fatalità  dovuta alla nebbia. L’italo-argentino rischia una condanna dai 2 ai 5 anni che può, secondo la legga argentina tramutarsi anche in un lungo periodo di lavoro volontario.

Fonte | di Pino Taormina per “Il Mattino”