Italia, Mancini: «Speriamo di poter aiutare la città di Genova»
Connettiti con noi

Italia

Italia, Mancini: «Speriamo di poter aiutare la città di Genova»

Pubblicato

su

mancini italia

La gara tra Italia e Ucraina si giocherà al Ferraris per commemorare le vittime della tragedia del Ponte Morandi. Uva: «Bel momento di sport»

La pausa per le Nazionali si avvicina e gli azzurri di Roberto Mancini sono pronti a scendere in campo per la terza giornata di Nations League. Dopo i deludenti risultati con Polonia e Portogallo c’è voglia di rivalsa. L’Italia scenderà in campo in amichevole contro l’Ucraina mercoledì 10 e successivamente volerà a Chorzow per il ritorno della gara contro Lewandowski e compagni. L’amichevole contro la nazionale guidata da Shevchenko si giocherà al Ferraris di Genova, per mostrare vicinanza con la città colpita dalla terribile tragedia del Ponte Morandi.

In conferenza stampa, Roberto Mancini ha presentato l’evento: «Sono felice di essere qui in questo momento, di essere CT per questa occasione. Sono dispiaciuto per quanto è accaduto in quella che è stata casa mia per tanti anni. Spero che in quei due giorni nei quali saremo qui si possa fare qualcosa per le persone colpite da questa grandissima tragedia. Spero che la presenza dell’Italia possa essere d’aiuto a questa città: mi riempie di gioia poter aiutare la città di Genova».

Ad intervenire, anche il commissario della FIGC Michele Uva: «L’idea di giocare a Genova era partita prima della tragedia del Ponte Morandi. Non essendo presenti qui da un paio di anni, credevamo fosse giusto tornarci, ma lo volevamo ancora di più oggi dopo quanto successo. Abbiamo deciso, congiuntamente con Regione e Comune, di occuparci dei nove orfani della tragedia: per i prossimi tre anni daremo una borsa di studio a questi ragazzi perché possano proseguire il loro percorso. Abbiamo poi invitato cento ragazzi della zona disagiata a vedere l’allenamento la sera prima mentre 600 sfollati sono stati invitati alla gara. Al 43’ di gioco chiederemo all’arbitro di fare una pausa di trenta secondi: un momento di riflessone per chi sarà allo stadio e per chi seguirà da casa la partita. Sulla maglia azzurra poi ci sarà il logo di ‘Genova nel cuore’. Crediamo che sarà un bel momento di sport».