Calcio italiano
Nuova regola del fuorigioco, si pensa di tornare alla “luce”. Marelli avverte: «Fu eliminata per creare spettacolo, ora si rischia il caos senza SAOT»
Nuova regola del fuorigioco, si pensa di tornare alla “luce”. Marelli avverte sui motivi della sua eliminazione e le possibili conseguenze
La FIFA è pronta a rimettere mano alla regola del fuorigioco. L’ipotesi, anticipata nei giorni scorsi dal presidente Gianni Infantino, apre a un possibile ritorno del concetto di “luce” tra attaccante e difensore, un criterio che il calcio aveva già conosciuto in passato. Sul tema è intervenuto Luca Marelli, che attraverso un lungo post sui social ha analizzato in modo critico l’eventuale riforma, sottolineandone i rischi applicativi e le possibili ricadute sul gioco.
Secondo Marelli, quando una modifica viene annunciata in questi termini, il processo decisionale è già sostanzialmente chiuso. Il nodo vero, però, non è tanto il principio teorico, quanto l’impatto pratico su campionati e competizioni che non dispongono degli strumenti tecnologici più avanzati.
IL RITORNO DELLA “LUCE” – «Se Infantino afferma che “stanno pensando di cambiare la regola del fuorigioco”, significa che hanno già deciso. Perciò, fin dal prossimo Mondiale, è molto probabile che verrà reintrodotto il concetto di “luce” per la valutazione del fuorigioco».
PERCHÉ ERA STATA ELIMINATA – «Il concetto di luce esisteva già fino alla stagione 2004/2005. Venne eliminato per favorire il gioco, consentire squadre più corte e implementare le giocate in profondità. Inoltre era impossibile da valutare in campo: un conto è vedere una parte del corpo oltre il penultimo difendente, altro è avere la certezza che oltre ci siano tutte le parti del corpo validamente utilizzabili per giocare il pallone».
Oggi, però, il contesto è cambiato grazie alla tecnologia, anche se non ovunque allo stesso modo.
IL PROBLEMA SAOT – «Oggi c’è il SAOT e sarebbe semplice valutare la posizione, ma copre sì e no l’1% delle partite. Il 99% delle gare rischia di diventare un autentico caos. Di nuovo».
Secondo l’ex arbitro, la modifica potrebbe inoltre produrre effetti tattici contrari allo spettacolo.
LE CONSEGUENZE SUL GIOCO – «Ho il fondato timore che gli allenatori tenderanno a coprirsi di più, con difensori che saliranno meno. Squadre più lunghe uguale più spettacolo? Vedremo. Ho mille dubbi».
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