Porto, accuse ai Blues: “Pereira contattato irregolarmente”

Il Chelsea non è riuscito a siglare sul “gong” il colpo àlvaro Pereira. L’esterno sinistro uruguaiano del Porto non è sbarcato in Premier League alla corte di Andrè Villas-Boas, suo ex mentore durante la scorsa stagione dove il club portoghese ha centrato il ‘triplete’. Villas-Boas aveva chiesto ad Abramovich un rinforzo sulla corsia mancina, ma il patron russo non è stato in grado di accontentare il lusitano.

In Portogallo, comunque, la questione non è stata presa alla leggera e Pinto da Costa, presidente del Porto, ha accusato i dirigenti del Chelsea di aver avvicinato in maniera irregolare il calciatore sudamericano. Il Porto ha sempre fatto sapere ai “Blues” di volere 30 milioni di Euro in cambio del cartellino di Pereira, ossia la cifra che corrisponde alla sua clausola rescissoria. Tuttavia, i londinesi hanno provato a contattare direttamente il giocaotre, ed il patron dei lusitani rivela a “Porto Canal”: “Ho avuto un colloquio personale con àlvaro e mi ha ammesso di esser stato contattato dal Chelsea, senza l’autorizzazione del Porto. Sono sempre stato però molto tranquillo, perchè il giocatore ha detto di voler restare”.

Il Porto non intende ricorrere alle vie legali e non presenterà  ricorso alla Fifa, forte del contratto fino a Giugno del 2015 siglato dal calciatore.