Rakitic teme l'Inter: «Che battaglia! Icardi come Inzaghi. Monchi? Volevo ucciderlo!» - Calcio News 24
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Rakitic teme l’Inter: «Che battaglia! Icardi come Inzaghi. Monchi? Volevo ucciderlo!»

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Ivan Rakitic ha parlato prima di Barcellona-Inter. Il centrocampista croato ha analizzato la formazione di Spalletti

Grande calcio, grandi emozioni questa sera al Camp Nou per BarcellonaInter. Ivan Rakitic, centrocampista croato dei blaugrana, ha parlato alla Gazzetta dello Sport, analizzando la sfida contro i suoi compagni di Nazionale Vrsaljko, Brozovic e Perisic: «Si vede anche da fuori che la squadra sta bene, è unita, felice, che l’ambiente è positivo. Quando una squadra prende certi ritmi acquisisce forza ed è difficile da battere. Ci aspettiamo una gara molto complicata, anche se l’assenza di Nainggolan è importante. L’Inter è pronta e ha fame di Champions, ne ho parlato anche con Rafinha che la conosce molto bene». Al Barça mancherà Leo Messi: «Stiamo parlando del miglior giocatore del mondo e forse della storia, è complicato giocare senza di lui. Bisogna guardare avanti e prepararsi bene: la sua assenza è un’opportunità per gli altri e per dimostrare a lui che anche quando non c’è la squadra è in grado di lavorare bene. Io sono molto fiducioso».

Rakitic poi loda Icardi: «E’ alla prima Champions? Sembra una bugia. È uno dei migliori attaccanti del mondo. Perisic mi dice che è cresciuto tanto, che sa bene l’importanza che ha per la squadra e la fiducia che i compagni hanno in lui, che è molto partecipe. A me sembra un vero capitano. Un gol su 15 palloni toccati nel derby? È tornato Pippo Inzaghi! Mauro è uno di quegli attaccanti che hanno un’occasione e segnano, che non hanno bisogno di molto per far danno e per questo va controllato sempre. Guarda cos’è successo al Milan. Nel movimento che fa nel gol non c’è nulla di casuale: ci ha pensato, ci ha lavorato, e boom, uno a zero e tutti a casa. Ognuno gioca col suo stile e io vedo l’Inter molto sicura, convinta di ciò che fa e di come lo fa». Chiosa con un retroscena su Monchi, avuto a Siviglia: «Lo volevo uccidere. Prendergli la testa e staccargliela. Ciò che ha fatto con la Roma è straordinario. È Il miglior acquisto della Roma in non so quanti anni, con tutto il rispetto per i giocatori. Se la Roma è tornata ad essere forte e competitiva gran parte del merito va a lui».