Spagna: il caso Vinicius compromette la candidatura al mondiale 2030
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Spagna: il caso Vinicius compromette la candidatura al mondiale 2030

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Il caso dei cori razzisti contro Vinicius spinge la FIFA a riconsiderare sotto un’altra luce la candidatura della Spagna ai Mondiali

La Liga ha deciso di punire la curva del Valencia con una chiusura per 5 turni dopo i cori contro Vinicius, ma le vicende del calciatore brasiliano fanno ancora discutere. L’edizione odierna di Tuttosport, sottolinea come questo sia il primo atto della federazione a sostegno del calciatore del Real Madrid e non esclude una possibile riduzione di pena.

Inoltre si punta il dito su Tebas e su come, in argomenti come la lotta al razzismo, il suo passato in Fuerza Nueva, non aiuti. Il quotidiano riporta inoltre alcune sue affermazione risalenti al 2016 in cui affermava: «Ho un sentimento di unità, di famiglia, di difesa della razza, della vita religiosa e delle tradizioni spagnole. Sì, la penso ancora come 20 anni fa: sulla maggior parte delle questione la penso ancora come quando ero di Fuerza Nueva. Non voglio nessuna legge sull’aborto. Zero. Illegale».

Infine viene anche riportata la notizia del The Times, che sostiene che la FIFA non veda di buon occhio la gestione di tutta la vicenda Vinicius. La vicenda getta un’ombra sulla candidatura della Spagna per i mondiali del 2030 (per quanto gli stessi dubbi non ci siano per l’Arabia Saudita, ndr.).