STATS – Udinese-Juve, Vlahovic con Chiesa seconda punta. Com'è andata lo scorso anno?
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STATS – Udinese-Juve, Vlahovic con Chiesa seconda punta. Com’è andata lo scorso anno?

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Chiesa Vlahovic

Tutti i numeri della coppia d’attacco della Juventus formata da Dusan Vlahovic e Federico Chiesa. I dettagli

Magari il 3-5-2 di Allegri non sarà il modulo dell’anno. A seconda dell’evoluzione della stagione, che raramente finisce come si è iniziato, oppure di possibili nuovi arrivi in questi giorni che potrebbero stravolgere il quadro, perché è del tutto evidente che se si profilasse la possibilità di Berardi allora la Juve si direzionerebbe verso un tridente (più 3-4-3 che 4-3-3, ad oggi). Resta il fatto che a Udine, debutto del campionato 2023-24, i bianconeri proporranno la coppia Vlahovic-Chiesa, sebbene le caratteristiche di Federico non siano propriamente quelle della seconda punta.
Da domani, probabilmente, non si parlerà più della scorsa annata. Ma a poche ore dalla sfida della Dacia Arena, andiamo a capire quali sono state le risposte di Dusan e Federico schierati insieme da prima e seconda punta. In realtà, dall’inizio, i due sono stati provati solamente in una circostanza, i quarti di finale di Coppa Italia contro la Lazio, vinti dalla Juventus 1-0 grazie a un gol di Bremer. Vlahovic 5,5 Sono passati cento giorni esatti dalla sua ultima volta da titolare e Dusan ha una voglia grande così di spaccare il mondo. Andò bene solo per uno dei due. Chiesa, infatti, apparve in palla: verve come suo solito e anche di più, tagli interessanti ad aiutare la profondità muovendosi in posizione più arretrata del compagno di reparto. Meno positiva la prestazione del centravanti serbo, che tornava titolare dopo 100 giorni di assenza e – come talvolta gli è capitato – per voler fare troppo finì per fare meno di quel che è capace.

Interessante come funzionò la squadra nel primo tempo: la Juve cominciò con un atteggiamento guardingo, quello che ci si aspetta non esista più nella squadra di oggi, per poi crescere nel possesso, senza creare tanto ma non facendo comunque giocare la Lazio. Decisivo fu l’apporto di Kostic come collegamento tra i reparti. E i numeri dei primi 45 minuti tradussero la prestazione con un possesso superiore (55-45%), più tiri 8-3 e 5 corner battuti e nessuno concesso.

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