Toldo: «Krul? L’Olanda dopo il 2000 ha imparato la lezione»

TOLDO OLANDA KRUL –  Nel match dei quarti di finale fra Olanda e Costa Rica abbiamo assistito ad un episodio curioso. Al 119′ Van Gaal ha mandato in campo il secondo portiere Krul, che ha respinto due rigori agli avversari e ha regalato la qualificazione ai suoi. Francesco Toldo, che invece fu fatale agli Orange nell’Europeo del 2000 grazie alle sue prodezze in seguito al calci dal dischetto, ha commentando l’episodio a microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.

FORZA DEL PENSIERO –  Ecco le sue parole: «Krul come me? Io ne ho parati tre di rigori, lui due, questa è una differenza. L’altra è che io ero titolare mentre Krul è entrato al 120’. Ci può stare invece il paragone sul piano fisico. Quelli col nostro fisico hanno il vantaggio di occupare più spazio e di intimorire chi batte. Io l’ho fatto anche con la forza del pensiero, li facevo calciare dove volevo io. Non sapevo in quale angolo avrebbero messo la palla. E’ l’esperienza che ti fa fare dei movimenti precisi, con i quali cerchi di ingannare l’avversario. Per essere più chiaro, mi sono immaginato tutto. Io so soltanto che all’Europeo del 2000 accusarono il colpo e subito dopo si sono messi a studiare l’idea di un portiere forte sui calci di rigore, un portiere che in quel caso ero stato io. Hanno elaborato le loro conoscenze, hanno studiato e sono arrivati in Brasile con la decisione già presa: se una partita fosse finita ai rigori, in campo sarebbe andato il portiere grande e grosso. Il risultato li ha premiati. Come quella volta premiò gli azzurri»