Juventus, Tevez: «La mia vita non è qui» - Calcio News 24
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2015

Juventus, Tevez: «La mia vita non è qui»

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L’argentino sogna la Champions League, ma il futuro è al Boca Juniors

Tra presente e futuro: Carlos Tevez guarda alla partita tra la Juventus e il Monaco in Champions League, tra pochi giorni, e non distoglie l’attenzione dall’obiettivo principale. Certo, sullo sfondo ci sono le voci di calciomercato e di un possibile suo ritorno in Argentina: intervistato da La Repubblica oggi, Tevez ha parlato di tutto e di più. Dal sogno di compiere il “Triplete” con la maglia della Juventus, con uno sguardo sulle avversarie in Europa ed in Italia, passando poi per l’obiettivo di una carriera: chiudere in bellezza al Boca Juniors.

A TUTTO TEVEZ – Così Tevez: «Se la Juventus può vincere la Champions? Sì. Dortmund ha dimostrato che possiamo arrivare lontano. Dipende da noi. La Juventus può battere chiunque e lo ha dimostrato. Non ci sono squadre fuori dalla nostra portata. Neanche una». La Juventus di Massimiliano Allegri è diversa da quella di Antonio Conte? «Oggi siamo più tranquilli. E’ la tranquillità di Allegri che è riuscito a far passare questo messaggio e la squadra lo ha capito, ma non fatemi fare paragoni con Conte». Tevez con il Manchester United una Champions già la vinse e, allora come oggi, una delle avversarie per lui più forte è senza dubbio il Bayern Monaco. Il Tevez di oggi è il più forte di sempre? «No, quando era al Boca volavo. Io leader? Come faccio a essere leader senza parlare italiano? Mi faccio capire. A volte faccio fatica a concentrarmi, dopo la partita sono stanco e devo parlare usando il linguaggio che mi viene da dentro, quindi lo spagnolo. Ma leader devi esserlo sul campo»

FUTURO – Segnare in Serie A è più difficile che segnare in Premier? Per Tevez è l’esatto opposto. Parlando proprio di Premier League, l’argentino ammette di aver sbagliato a rompere con Roberto Mancini al Manchester City, quando litigò platealmente con il tecnico e fu messo fuori rosa. Parlando di futuro, invece: «Se Sogno il Boca? Sono in Europa da tanti anni, ho bisogno della mia famiglia, di tornare a casa mia. Mi mancano mio padre, mia madre, mio fratello. Stare dieci anni lontano è dura. Se torno nel 2016? Quando non so. Ma tornerò a casa. Certo, la gente preferirebbe che la famiglia Tevez si trasferisse in blocco a Torino. Qui sto bene, ma la mia vita è là». Un messaggio chiaro: la Juve è una parentesi.