2009
Calcioscommesse, Abete: “Giustizia sportiva deve essere tempestiva”
Giancarlo Abete, presidente della Figc, è tornato a parlare dello scandalo scommesse che ha investito il calcio italiano e sui tempi entro i quali verranno prese delle decisioni in vista dell’organizzazione dei prossimi campionati: “La giustizia sportiva deve fare in tempo prima della nuova stagione, deve essere tempestiva – le parole riferite al Tg1 -. Vorrei ricordare che quando ci fu Calciopoli, nel 2006, la giustizia sportiva chiuse il suo corso in due mesi. Oggi a Napoli la giustizia ordinaria è al primo grado, dopo cinque anni. Cosa si scoprirebbe in Italia, se non ci fossero le perquisizioni, le intercettazioni, i controlli bancari? Noi non possiamo farlo. Se la procura federale avesse queste possibilità , allora capirei queste osservazioni”. Abete ha poi appoggiato le dichiarazioni del commissario tecnico della nazionale azzurra Cesare Prandelli, il quale ha invitato i coinvolti nella scomoda vicenda a lasciare da parte l’omertà : “Di fronte ai comportamenti delinquenziali da una parte bisogna migliorare il sistema dei controlli e delle sanzioni, dall’altra bisogna far emergere una dimensione di responsabilità di chi opera nel calcio, per allontanare le mele marce”. Lo scandalo potrebbe allargarsi alla serie A: “Ci sono situazioni in cui tesserati o ex tesserati fanno riferimento a partite della massima serie – conclude il presidente della Figc – ma finora senza riscontri. Dobbiamo capire fin dove questi personaggi si siano spinti: a prima vista, sembra che la loro dimensione non sia tale da arrivare a questi livelli”.