2012
Napoli, De Laurentiis: “I tre tenori non sono in vendita”
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di “TuttoSport”. Oltre alle parole al miele nei confronti di Alessandro Del Piero, il patron degli azzurri ha parlato della sfida contro la Juventus e del suo percorso per diventare presidente degli azzurri, svelando anche un curioso retroscena: “Nel ’99 bussai alla porta di Ferlaino con un assegno da 120 miliardi della Bnl per acquistare il Napoli. Lui mi fece causa, sostenendo che distraevo i napoletani dalla campagna abbonamenti. La causa si è risolta negli anni, mentre Ferlaino lo incontrai casualmente anni dopo in treno. Ci ritrovammo a parlare soprattutto di cinema, scoprii che aveva pure prodotto dei film. Come andarono? Perse un sacco di soldi”. Si passa poi a parlare di ‘Pinturicchio’ e del patron della Juventus, Andrea Agnelli, una figura che De Laurentiis rivela di apprezzare: “Agnelli mi piace molto perchè ha fede. Credo che sia un grande lavoratore e ha il vantaggio di essere molto giovane. Con il tempo diventerà il migliore di tutti. Screzi per i contatti con Mazzarri l’estate scorsa? Ma no, con Marotta e Andrea al tempo ci sentimmo. Però io sono per la fedeltà , pensi che sto con mia moglie da 40 anni, cosa molto complicata nel mondo del cinema. E quella è la mia linea anche nel lavoro. Con Monicelli ho avuto 7 anni di esclusiva, con Christian De Sica 29, con Verdone lavoriamo insieme da 9, con Veronesi da 10. Mazzarri mi piace perchè è un toscano sanguigno e io con i toscani sono sempre andato bene, penso ai successi con Nuti e Benigni. Mazzarri ha tutte le caratteristiche per andare d’accordo con me, perchè è uno molto sul pezzo. Ed è alla ricerca del risultato”. Per quanto riguarda invece Antonio Conte, De Laurentiis afferma: “Mi piace tutto di Conte, con una sola eccezione. Quando dichiarò che la Juve è una macchina che va sempre ai 200. Lui lavora dove nascono le Ferrari e deve andare ai… 350”.
Parlando nello specifico dei singoli del Napoli, De Laurentiis esprime apprezzamento verso tutta la rosa, senza sottolineare solamente l’importanza dei tre tenori: “No, davvero, io tengo in maniera eguale a tutti i 25 ragazzi. Faccio l’esempio di Fernandez: sono stato molto felice quando è sceso in campo. All’inizio non gli accadeva nonostante fosse un nazionale argentino. Poi, chiaramente, ognuno fa il proprio mestiere e decidere la formazione tocca a chi allena. I tre tenori piacciano a tanti ma De Laurentiis ha i contratti. Io ho sempre onorato i miei impegni e pretendo che anche gli altri lo facciano con me. Lavezzi con la clausola? à? l’unico. Se mi metteranno 31 milioni… Comunque Lavezzi quando entra al San Paolo è un idolo. Se esce durante la partita viene sommerso dagli applausi. In un club inglese o russo succederebbe? Ritengo il nostro attacco formidabile. Penso a come sarà tra due anni quando inseriremo anche Insigne. Ed Edu Vargas avrà fatto la giusta esperienza. Acquistare giocatori di pari livello negli altri settori? Guardi che Cavani, Lavezzi e Hamsik sono diventati i tre tenori a Napoli. Cavani a Palermo giocava decentrato e segnava 14-15 gol all’anno. La grandezza di Mazzarri è stata nel cambiargli il ruolo, facendolo diventare un attaccante da 30 reti a stagione. Ma insieme a questo c’è un settore medico all’avanguardia, una società che fa da collante e sa investire sui giovani”.
Parlando del futuro e dei prossimi obiettivi: “L’altro giorno ho chiamato Macalli, ricordandogli quando convinsi Sky a comprare i diritti per il campionato di C con la scusa che avrebbero potuto mandare in onda le partite del Napoli. Gli ho detto: “perchè non facciamo un campionato di Prima Divisione con una dozzina di formazioni Primavera dei principali club a cui sarebbe vietata la promozione?”. Ne guadagnerebbe l’interesse generale e pure le formazioni che ora giocano in quella serie, perchè potrebbero misurarsi con il meglio. Senza considerare che se un giorno o l’altro dovesse passare la famosa legge sugli stadi, poi questi impianti bisognerà pure pensare a riempirli”.
Infine, chiosa sul possibile ritorno di Maradona a Napoli: “Piani speciali? No, perchè non mi ha chiamato, però sarei felice di parlargli. Anni fa abbiamo pure fatto un film insieme. Se gli concederei un giro di campo? Maradona può andare in giro dove vuole, ci mancherebbe”.