2012
Marino: “Schelotto, Gabbiadini e Peluso da big. Denis resta”
Ancora dagli studi di “SportItalia”, nel corso della trasmissione “Solo Calcio”, Pierpaolo Marino, direttore tecnico dell’Atalanta, ha rilasciato ulteriori dichiarazioni per parlare della situazione degli orobici in merito a tematiche inerenti al calciomercato. Queste le sue dichiarazioni principali:
In merito allo scarso minutaggio avuto recentemente da Giacomo Bonaventura ed il suo possibile futuro: “Giochiamo in undici e Colantuono, evidentemente, ottiene risultati la domenica e vede giocatori più in forma di Bonaventura. Ho parlato con Giacomo poco fa, resta nel progetto Atalanta, ha fatto un inizio campionato stratosferico e non penso vada via da Bergamo”.
Se Peluso, Schelotto e Gabbiadini e se questi sono da grandi club: “Se lo dicessi, sembra che vorrei aumentare il valore dei giocatori, ma sono sotto gli occhi di tutti. Peluso è uno dei pochi mancini in circolazione, Gabbadini è molto giovane e per lui il futuro non ha limiti, lo si è visto anche con le convocazioni di Ferrara in Under-21 anche quando non giocava nell’Atalanta, chiedete a lui quanto sia bravo. Il Napoli su Gabbiadini? Me lo hanno chiesto a gennaio, questo lo posso dire, poi non ci siamo più sentiti. Peluso e Gabbiadini sono sotto gli occhi di tutte le big, ma non penso che l’Atalanta se ne voglia privare. Se non ce lo chiederanno loro, ed è normale che quando viene a bussare un grande club lo facciano, faccio l’esempio di Padoin che è passato alla Juventus in due giorni. Dopo non dipende più nè da Percassi, nè da Marino, nè da Colantuono e nè dal fantastico pubblico di Bergamo. La cosa fondamentale è non farsi trovare impreparati. Le bandiere nel calcio di oggi non ci sono più, questo lo si è visto, l’importante è tenere alto lo stemma della bandiera. Gabbiadini nell’operazione Cigarini? No, devono essere due operazioni separate, anche perchè non penso che Gabbiadini vada via quest’anno, a meno che non lo chieda lui. E Schelotto è la Dea che corre, mi pare proprio Atalanta quando corre. Per Percassi privarsene sarà durissima”.
Circa il futuro di German Denis, Marino è lapidario: “Denis resta, lo dico a tutti. Il presidente Percassi ha detto che è un baluardo inammovibile. Resta come Gabbiadini? Gabbiadini ha poco più di vent’anni, Denis ha trent’anni. Non posso dire che Manolo resti a vita“.
Sul potenziale interesse per il giovane classe ’93 della Tritium, Daniele Casiraghi: “Lo conosco benissimo, è un bravo giocatore. Ha un cognome importante, secondo me è un predestinato. Se lo seguiamo? Certamente, la Tritium è una società amica, ma non facciamo partire voci che questi ragazzi devono crescere con tranquillità “.
Se c’è stato un contatto con Moratti: “No, non ho sentito assolutamente nessuno. E poi lì ci sono colleghi che stimo molto, come Ausilio e Branca. Con Branca ho fatto delle trattative in passato, già ad Udine, ed è un professionista impeccabile. Noi direttori sportivi siamo un po’ dei kamikaze, si rischia sempre, possono capitare dei periodi ‘no’. à? successo a Corvino a Firenze, sta capitando a Marco Branca all’Inter. Marotta alla Juventus? Ha limitato i danni, quest’anno si merita un 9, anno scoso magari un 6,5”.
Infine, chiosa sul caso del calcioscommesse dove l’Atalanta si trova coinvolta e con sei punti di penalizzazione in classifica: “Mi chiedo perchè lo chiedete solamente all’Atalanta… C’è ancora un grado di giudizio che è quello del Coni con il Tnas. Il calcioscommesse abbiamo capito essere una piaga del calcio italiano e dal lavoro dei magistrati di Napoli, Bari e Cremona mi pare di capire che i responsabili sin qui sembrano essere i giocatori, che dovrebbero essere esempi per i ragazzi che li considerano idoli. Sono convinto che questi giocatori che si sono comportati per interesse personali vadano puniti, ma non capisco il ragionamento della responsabilità oggettiva, non ne capisco i meccanismi. La potevo capire relativa ai tempi in cui i dirigenti ‘maneggioni’ andavano a contattare gli arbitri per avere risultati a favore, ma dal momento che sono i giocatori a scommettere per un proprio vantaggio e combinare le partite, non capisco la modulazione di questa responsabilità oggettiva. Che senso ha? Comunque, l’Atalanta è la società che ha pagato di più sin ora, chiaramente non ci può essere una sanatoria, ma bisogna trovare un nuovo meccanismo per la responsabilità oggettiva ed una maniera per controllare questi allibratori che muovono migliaia di euro e promuovono la corruzione. à? un fatto che va a vantaggio dei tesserati, non a vantaggio del club, come accadeva purtroppo precedentemente”.
Ultimissima battuta secca ad una domanda dei tifosi che chiedono se Marino sta lavorando all’acquisto di un nuovo colpo da sogno: “Sì. Risposta secca”.