Inter, Zanetti: “Dopo sette anni ora parlano tutti…”

Lunghissima intervista di Javier Zanetti ai microfoni di “Sport Mediaset”, dove il capitano argentino ha risposto alle numerose critiche arrivate in queste settimane dopo le ultime prestazioni, ed ha fatto il punto sulla situazione dei nerazzurri: “In questo momento è inutile parlare, c’è poco da dire e tanto da fare. Dobbiamo pensare prima di tutto a ritrovare l’equilibrio in campo che ci aveva concesso di ottenere sette vittorie consecutive un mese fa, con una maggiore compattezza. Il calcio comunque insegna che non tutti i momenti sono belli e positivi, ci sono anche periodi di difficoltà  e ne dobbiamo uscire tutti assieme. Io voglio sempre il bene dell’Inter, al mister quando è arrivato ho subito detto che volevo dare una mano dal campo, dalla panchina o anche della tribuna. Se il mister ritiene che io debba giocare sempre qualche motivo penso che ci sarà , sono uscito sempre a testa alta nella mia carriera, sapendo di aver sempre dato tutto per questa maglia. In molti hanno aspettato questo momento per dire quello che volevano dire dopo sette anni in silenzio, ma non dobbiamo badare a questo. Prendiamo le critiche come tali e andiamo avanti. I cori per Mourinho? In questo momento penso sia fondamentale pensare a darci una mano, pensando a chi è qui. Si può capire l’umore del tifoso, ma dobbiamo andare tutti nella stessa direzione. Speriamo di rifarci subito nella gara di Champions League e di ripartire da lì. Dopo la gara con la Lazio, dove abbiamo ottenuto una vittoria fondamentale, tolta la gara contro la Roma, abbiamo giocato le altre gare con impegno, ma il calcio è fatto anche di episodi. Accettiamo le sconfitte perchè purtroppo sono arrivate, e ci prendiamo le nostre responsabilità  guardando avanti. Sneijder un problema? Parlano di lui, della vecchia guarda… tirano fuori tutto per criticarci. Si parla di un calciatore con talento enorme, conosciamo tutti le sue qualità  e sarà  importante come tutti. Se ho parlato con Moratti? No, ma il presidente lo ho visto prima della gara con il Bologna. Normale che sia amareggiato, lo conosco benissimo e sono certo che sta già  pensando a fare una Inter ancora più grande. Ora pensiamo a ripartire, ci sono i margini per farlo”.