Ancelotti: «Napoli con la cazzimma dell'Atletico, il San Paolo non invoglia»
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Ancelotti: «Atletico scorretto, ma vorrei la loro “cazzimma”. Al San Paolo nemmeno io ci andrei»

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Napoli: in una lunga intervista concessa Carlo Ancelotti analizza l’ottima prova dell’Atletico Madrid contro la Juventus in Champions League, poi tocca anche altri argomenti…

Il modello migliore per essere l’anti-Juventus? Giocare come l’Atletico Madrid, che infatti mercoledì è riuscita a battere in bianconeri in Champions League. Intervistato da Il Napolista, il tecnico del Napoli Carlo Ancelotti ha analizzato il gioco degli spagnoli: «Mercoledì sera quante volte l’Atletico Madrid ha giocato con la palla da dietro? Mai. Sfrutta le caratteristiche dei calciatori che ha a disposizione. L’Atletico Madrid non gioca male, ti fa giocar male. Sono molto ben organizzati e molto aggressivi in tutte le situazioni. Anche con l’arbitro. Mercoledì sera, l’Atletico dopo un minuto dall’inizio della partita aveva già accerchiato l’arbitro. Secondo me, è una strategia. Perché lo han sempre fatto. Una volta addirittura, nella finale di Champions contro di noi (Real Madrid, ndr), quando erano in vantaggio buttavano i palloni in campo per interrompere il gioco. Nelle mie squadre non vado alla ricerca del mezzuccio. Credo che si debba essere corretti sul campo».

Nonostante questo però, Ancelotti non può non apprezzare il gioco della squadra di Diego Simeone: «È un calcio che mi piace. Io credo che la qualità del gioco paga sempre, però la qualità del gioco deve essere supportata da tanti altri valori altrettanto importanti che sono la determinazione, la cattiveria, la personalità, la responsabilità che uno si deve prendere. Quella che a Napoli chiamate “cazzimma”. Mi piacerebbe un Napoli così». Forse però gli azzurri quest’anno è mancata la giusta cattiveria: «L’uscita dalla Champions ci ha un po’ frenati. Ci ha un po’ demoralizzati. Anche perché siamo stati veramente vicini alla qualificazione – spiega l’allenatore azzurro – . C’è la consapevolezza di poter dire che in quelle sedici squadre che sono passate, potevamo starci anche noi. Abbiamo perso un po’ di quella verve, di quell’atteggiamento che abbiamo mostrato in quelle due partite contro Liverpool e Paris Saint-Germain».

Magari è mancato anche il supporto del pubblico al San Paolo: sull’argomento però Ancelotti non se la sente proprio di biasimare i tifosi… «Ci piacerebbe avere più tifosi allo stadio. Forse avremmo avuto qualche punto in più, anche se obiettivamente non è che avremmo potuto farne tanti di più. Ci sta che in un anno qualche partita in casa non riesci a vincerla. Persino la Juve ha fatto due pareggi in casa. C’è anche da dire che lo stadio è quello che è. Obiettivamente, se io fossi un tifoso del Napoli, non mi verrebbe tanta voglia di andarci. È scomodo per una serie di motivi». Chiosa infine con una curiosità raccontata da Ancelotti stesso, grande appassionato di cinema: «Nel contratto il presidente Aurelio De Laurentiis mi ha promesso un regalo: deve farmi incontrare Robert De Niro».