Belgio Italia, Tedesco: «Vogliamo vincere»
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Belgio Italia, Domenico Tedesco: «Faccio esperimenti ma vogliamo vincere. Peccato De Ketelare out, ma sta crescendo con Gasperini. Lukaku c’è, De Bruyne no: ecco i motivi»

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Domenico Tedesco, commissario tecnico del Belgio di nazionalità Italiana, ha parlato dell’imminente sfida contro gli Azzurri

Domani sera Belgio-Italia di Nations League riproporrà il confronto con un Commissario Tecnico italiano, nato in Calabria e affermatosi in Germania. Domenico Tedesco arriva alla sfida che all’andata, all’Olimpico, lo ha visto pareggiare 2-2 e non senza qualche rimpianto. Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport.

L’ANDATA «Se mi sono emozionato il 10 ottobre, a Roma, contro l’Italia?Ma non ho avuto nemmeno il tempo di pensarci… Abbiamo preso gol dopo un minuto! Sono nato in Italia, ho tanti parenti lì, è stata una cosa bellissima la prima volta contro l’Italia. Anche perché io tifo sempre per gli azzurri. La gara poi è stata bellissima, aperta»

SPERIMENTARE IN NATIONS LEAGUE «Abbiamo affrontato la NL con la consapevolezza di provare qualcosa di diverso. Dopo l’Euro ci siamo detti dobbiamo testare nuovi ragazzi. Per esempio, abbiamo carenza di terzini: Castagne al Fulham gioca poco, ho buttato dentro De Cuyper del Bruges e a Roma ha pure segnato un gran gol. Sto facendo delle prove. Però vogliamo vincere ovvio e raggiungere i playoff di NL».

IL RITORNO DI LUKAKU – «È bello, perché Rom è molto importante per noi. Non solo in campo, ma anche fuori. Con lui ci siamo sentiti a lungo. È fondamentale farlo perché ogni giocatore ha le sue necessità. Poi non voglio costringere nessuno se non se la sente. Romelu me l’aveva detto a settembre, è arrivato tardi a Napoli, non ha fatto la stessa preparazione e ne aveva bisogno. Dunque mi ha chiesto di restare a lavorare col club perché non era pronto. Mi ha detto onesto: “Vengo quando potrò aiutare la squadra”. E lo stesso De Bruyne ha scelto lui di saltare la Nations per riposare. È difficile parlare di queste cose, ma è importante essere sinceri. Ogni giocatore ha un programma individuale, Kevin mi ha detto che col City e la nazionale in stagione può arrivare a oltre 80 partite… Quindi mi ha chiesto una pausa. Lo rivedremo nel 2025 per le qualifiche mondiali».

DE KETELAERE OUT – «Spiace. Mi aspettavo il suo boom però, perché nel Milan, senza voler giudicare la situazione ma per vari motivi, ha giocato poco. L’Atalanta è una bella piazza per far crescere i giovani. Gasperini lavora benissimo, con tanta pazienza e non mi sorprendo della crescita di Charles e sono contentissimo. E se lo merita, è uno che lavora con i piedi per terra».

MBANGULA CONVOCATO – «Per i giovanissimi ora non è così facile inserirsi, visto il ricambio già avvenuto. E lui deve ancora crescere: nel suo ruolo ho Doku e Carrasco, ora infortunati, Fofana del Lione (altro ko) e anche Trossard. Dipende da come maturano, ma i giovani del Belgio sanno che con me hanno chance».

LA FORMULA DELLA NUOVA CHAMPIONS – «Così ci sono sempre grandi partite in ogni turno, vista da fuori mi è parsa bella, da questo punto di vista è uno show, però sono 2 turni in più, altra fatica per i giocatori. Guardo i club coi miei, l’Arsenal di Trossard, il City di De Bruyne che ha tanti infortunati. Da febbraio deciderà la condizione fisica e la fortuna, come gli squalificati: ti deve andare bene lì».

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