Belotti sotto la cura Mazzarri: Toro e Nazionale ringraziano
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La cura Mazzarri funziona: ora Belotti reclama il posto da titolare in Nazionale

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Tra Toro e Nazionale, la cura Mazzarri per Andrea Belotti sembra funzionare: ora il centroavanti vuole essere la punta titolare in azzurro

L’ultima stagione non è stata certo delle più splendenti e brillanti, per Andrea Belotti. Dieci gol in campionato, non certo uno score degno di attese e aspettative e, soprattutto, tanti infortuni che hanno bloccato la crescita e, forse, la consacrazione del Gallo. Di proposte interessanti e ricche sul tavolo di Cairo non ne sono arrivate. Nessuno si sognava di pagare i 100 milioni di euro di clausola presenti sul contratto del centravanti. Per questo motivo Belotti è rimasto a Torino a preparare la stagione del riscatto sotto l’egida guida di Mazzarri. E così è stato. Subito in gol a San Siro contro l’Inter e doppietta in Coppa Italia al Cosenza. Il Gallo, in questo inizio di stagione, appare rivitalizzato. Corre, lotta e combatte su ogni pallone come prima dell’infortunio al ginocchio. I tifosi del Toro ringraziano e aspettano che Mazzarri gli affianchi definitivamente Simone Zaza per gustare una coppia di assoluti bomber.

Come logico che fosse è arrivata anche la chiamata in Nazionale da parte di Roberto Mancini per i due match di Nations League contro Polonia e Portogallo. Contro i polacchi l’attaccante granata è partito dalla panchina, subentrando poi ad uno svogliato e inoffensivo Balotelli sul punteggio di 1-0 per gli avversari. Si è visto un giocatore lento, sovrappeso e statico cedere il posto ad un giocatore quantomeno generoso, voglioso che ripulisce l’area su calcio d’angolo e subito corre in pressing sui portatori di palla avversari. Belotti è entrato anche nell’azione che ha causato il rigore per l’Italia. Un buon segnale per Mazzarri, che ha visto un giocatore in buona forma mettere minuti nelle gambe. Ad oggi Belotti merita di essere il centravanti titolare dell’Italia, sicuramente più di Balotelli che potrebbe garantire qualcosa in più in termine di qualità ma non di voglia e attaccamento alla maglia azzurra. Il Gallo alza la cresta vedremo se Mancini vorrà abbassargliela.