Bernardeschi Signori della Serie A: le sue dichiarazioni
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Bernardeschi maturo: «Juve società meravigliosa che ha stile. Ruolo? Gioco ovunque»

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Federico Bernardeschi protagonista dei Signori della Serie A su Sky Sport. Ecco le sue dichiarazioni

Nuove dichiarazioni da parte di Federico Bernardeschi. Il calciatore della Juve sarà il grande protagonista de “I Signori della Serie A” che andrà in onda questa sera su Sky Sport Serie A alle ore 19.30, un programma dedicato ai personaggi emergenti del nostro campionato. Il giocatore bianconero ha parlato del calcio e della Juventus: «Il calcio per me è passione, voglia, è tutto: è la mia vita. Cos’è la Juve? E’ una società meravigliosa, uno stile che della sua mentalità ha fatto la propria fortuna, che ha raggiunto traguardi veramente importanti negli anni e credo che un giocatore della Juventus diventi qualcosa di speciale in quel contesto. Inizio? L’ho vissuto in maniera serena, ero tranquillo anche se non giocavo. Ero arrivato in una società di grandi valori, la storia parla per lei. E’ qualcosa di particolare entrare nel mondo Juventus e credo che ogni giocatore deve fare un percorso di crescita, di maturazione, per poi entrare a far parte definitivamente del mondo Juve».

Il giocatore ha parlato della sua crescita, sottolineata spesso anche da Allegri, e del suo ruolo: «Ho vissuto una crescita continua ma negli ultimi mesi, soprattutto nell’ultimo anno, sento che c’è stato un balzo, c’è stato qualcosa che mi ha fatto fare un passo in più a livello mentale. Ho sempre lavorato molto sulla mia testa, sulla mia mentalità, e questo credo che abbia portato dei frutti e li sta portando. Non ho un ruolo fisso? Significa che ho più libertà. Nel calcio moderno un giocatore deve saper ricoprire più ruoli, il calcio ora è cambiato. A me piace giocare, voglio divertirmi, non è importante dove ma conta giocare. Se ho pianto per il calcio? Quando purtroppo siamo stati eliminati dall’Europeo Under 21 contro la Spagna e anche quando siamo usciti all’Europeo in Francia con Conte e aggiungo anche la delusione per la mancata qualificazione al Mondiale».


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