Calciomercato Juventus, Pjanic: «Futuro? Non chiedete a me»
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Juventus, Pjanic: «Sul futuro non chiedete a me. Le critiche? C’è chi chiacchiera e capisce poco»

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Miralem Pjanic commenta le voci relativa al possibile addio alla Juventus e, nel corso di una intervista, tocca anche i temi riguardanti le polemiche sul gioco bianconero

Miralem Pjanic non esclude la possibilità di un addio in estate alla Juventus: il centrocampista bosniaco, dopo le tante voci degli ultimi giorni, nel corso di una intervista per Tuttosport ha parlato anche degli argomenti relativi al suo futuro prossimo. «Ci sono tanti giocatori bravi e forte nella Juventus. Io sono contento di essere qui, anno dopo anno faccio del mio meglio e sto crescendo – ha detto l’ex romanista – . Cosa succederà adesso? Non dovete chiederlo a me, ma alla società».

Tra i vari temi trattati da Pjanic, anche quello relativo alle polemiche riguardanti il brutto gioco bianconero messo in mostra in questa stagione: «Si può giocare meglio? Se significa far meglio nel palleggio, sì. La squadra deve dominare ancora di più le partite, soprattutto in Europa. In Italia c’è un altro modo di giocare, in Europa invece le squadre esprimono un calcio d’attacco, spingono e non si fermano. La Champions League è una competizione differente. Dire qualcosa contro questa Juve però è una mancanza di rispetto. C’è tanta gente che chiacchiera un po’ troppo e non capisce tanto», le parole del bosniaco forse in riferimento ai commenti di Daniele Adani. Su Massimiliano Allegri: «Penso che abbiamo persone molto preparate e l’allenatore è uno di questi, lui sa cosa dovremo fare».

Il grande rimpianto stagionale della Juve però resta la Champions League: «Nel calcio può succedere di tutto, purtroppo siamo usciti dalla competizione. Se avessimo affrontato la partita con meno assenze, con meno infortunati, sarebbe stato sicuramente meglio. Ci è mancato quel pizzico di fortuna che sarebbe servito, cioè avere tutti a disposizione. Non è una scusa, però sarebbe stato tutto più semplice. Siamo usciti, ora si dovrà analizzare quello che non è andato e provare a fare del nostro meglio l’anno prossimo».