Keita e l'articolo 17: per lui addio o scambio col Napoli - Calcio News 24
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Keita e l’articolo 17: per lui addio o scambio col Napoli

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Calciomercato Lazio: Keita può svincolarsi con l’articolo 17 FIFA, i biancocelesti vogliono il rinnovo, altrimenti c’è l’ipotesi di scambio con il Napoli per Gabbiadini. Sull’attaccante senegalese c’è concorrenza…

Per la Lazio il caso relativo al rinnovo di Keita Baldé può diventare, o anzi lo è già, un caso: l’attaccante senegalese dovrebbe firmare un prolungamento con annesso adeguamento dell’ingaggio fino al 2018. Tutto già calcolato, non fosse che sul giocatore, come riportato stamane da Il Corriere dello Sport, incombe l’ombra dell’articolo 17 del regolamento FIFA, quello che prevede la possibilità da parte di un calciatore di liberarsi del proprio contratto se ha meno di 28 anni e se ha firmato il precedente accordo da almeno tre anni. Requisiti a cui per il momento Keita risponde, avendo firmato il precedente accordo circa quattro anni fa ed avendo appena 21 anni. La situazione è delicata e dunque, in caso di mancato accordo sul rinnovo, Keita potrebbe finire dritto sul mercato: si parla oggi di una possibile proposta di scambio della Lazio al Napoli per ottenere come contropartita magari Manolo Gabbiadini.

MERCATO LAZIO: GLI SCENARI DI KEITA – Per Keita in ogni caso la concorrenza sul mercato non mancherebbe, specie dopo le ultime ottime uscite: su di lui club stranieri e, come raccontato già oggi, l’Inter, il Milan e la Juventus. La valutazione del giocatore fissata dalla Lazio è di 30 milioni di euro, ma è chiaro che svincolandosi con l’articolo 17, i biancocelesti ne riceverebbero molti meno (la FIFA prevede un indennizzo calcolato in base a vari criteri, ma comunque parliamo di cifre non enormi). Al ritorno dalla sosta internazionale la Lazio attende Keita ed il suo agente Roberto Calenda per fare il punto della questione: si cerca a tutti i costi un accordo entro gennaio e sembrerebbe esserci la volontà delle parti a rinnovare, magari con la possibilità di addio l’anno prossimo. Altrimenti i rischi sono tanti.