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Il Napoli di Pavoletti: Sarri cambia con tre soluzioni

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Calciomercato Napoli: è giunta l’ora del nuovo centravanti, sarà Leonardo Pavoletti

Il Napoli ha scelto il suo nuovo centravanti: sarà Leonardo Pavoletti, in arrivo dal Genoa per una cifra complessiva che supera i 15 milioni di euro. Classe ’88, alla terza stagione in Serie A, massima categoria italiana in cui ha siglato 24 reti in 53 presenze. Media gradevole, sporcata dal solo gol siglato nelle nove gare disputate con la maglia del Sassuolo: con quella rossoblu è invece in media pari a 0.52 reti a partita.

SI TORNA AL CENTRAVANTI? – E’ palesemente la prima nuova opzione che l’acquisto di Leonardo Pavoletti porta in dote a Maurizio Sarri: il tecnico partenopeo può tornare a servirsi di un centravanti di ruolo che garantisca maggiore profondità alla sua architettura tattica. Ancor più rispetto a quanto accadeva con Higuain e Milik, attaccanti più propensi a ricevere palla al piede e sfruttare le doti tecniche a disposizione. Pavoletti aggredisce gli spazi ed ha comprovata abilità nel gioco aereo: il dazio da pagare – rispetto agli attaccanti appena citati – è probabilmente una minore coralità nel complesso di gioco, lì dove sia l’argentino che il polacco vantano una padronanza di fondamentali assolutamente maggiore.

O A GARA IN CORSO – Viene però difficile ipotizzare la rinuncia al Dries Mertens ammirato negli ultimissimi tempi: segna con una costanza impressionante, lo fa con qualità da vendere e con soluzioni – sia personali che corali – da fuoriserie. Non appena si è adattato al nuovo ruolo cucitogli addosso dal tecnico partenopeo – più per emergenza che altro, va detto – ha iniziato a prenderci gusto per diventare poi via via più credibile: per intenderci, segna più del predecessore Higuain. Considerando poi l’attuale condizione fisica di Pavoletti – reduce da un infortunio che ne ha compromesso l’intera prima fetta di stagione – risulterebbe arduo un immediato avvicendamento: l’ex Genoa può al momento rappresentare quell’alternativa di peso a gara in corso, più affine all’impianto tattico sarriano di quanto si sia rivelato Manolo Gabbiadini. Va intesa comunque come una novità: Sarri, di questo Gabbiadini, si fidava poco e soprattutto nelle ultime battute lo gettava nella mischia soltanto in situazioni pressoché disperate.

ATTACCO PESANTE – Facciamo un piccolo balzo nel tempo e portiamoci a fine febbraio, vicino quanto basta per attivare l’analisi: il pieno recupero di Milik – unito appunto a quello proprio di Pavoletti – garantisce a mister Sarri due attaccanti di peso. Incompatibili? Non si direbbe, considerando le caratteristiche del polacco: visionato già in primavera dal direttore sportivo Giuntoli proprio per giocare con Higuain, dunque in concomitanza con un altro centravanti di ruolo, come del resto accade nella sua Polonia al fianco di Robert Lewandowski. Attaccante peraltro che ama spaziare al punto tale che, nella stagione in cui si è affermato in Eredivisie con la maglia dell’Ajax, ha spesso agito da esterno offensivo con enorme liberta di movimento. Milik più Pavoletti è sul medio termine la soluzione in più che Sarri ha per scardinare difese chiuse e sorprendere gli avversari con una chiave tattica differente: quella su cui i suoi detrattori battono il pugno. La prevedibilità a certi livelli di un impianto che non cambia mai se non negli interpreti: ora c’è una chance in più.