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Conferenza stampa Spalletti pre Bologna Juve: «Fa piacere sentire la forza e la passione di John Elkann. Cambio modulo? Mi stupisco quando sento parlare di schemi in campo»
Conferenza stampa Spalletti pre Bologna Juve: le sue dichiarazioni alla vigilia del match di Serie A
Domani torna la Serie A della Juve, attesa alle 20:45 dalla sfida contro il Bologna allo Stadio Dall’Ara.
Nel giorno di vigilia, sabato 13 divembre, Luciano Spalletti parla in conferenza stampa alle 16:00 per presentare il match davanti ai media. Calcionews24 segue LIVE le sue parole.
ELKANN – «Anche se sono arrivato da poco tempo coinvolgo tutta la squadra in questo discorso. Fa piacere sentire la forza e la passione di John Elkann e della famiglia per questo club. Sta a noi dare sostanza e concretezza a questa passione, onorando il passato e costruendo un futuro dello stesso livello o migliore come ci ha detto John Elkann quando è venuto a trovarci».
BREMER, RUGANI E CAMBIO MODULO – «Rugani è già usabile in maniera ridotta, per Bremer per la delicatezza dell’infortunio avuto è uno di quelli che ha questa disponibilità ma si vede che ha ancora bisogno di tempo, bisogna andarci più cauti per non metterlo in difficoltà. Il cambio modulo? Mi stupisco quando sento parlare di schemi in campo, di caselle in campo. Il calcio attuale è un po’ cambiato, non vinci occupando posizioni ma occupando spazi e andando a decidere dove vuoi portare la partita. Questi spazi non sono più tra reparti, si va nel calcio verso la condizione dell’1 contro 1, dell’uomo contro uomo. Bisogna adattarsi a questo calcio qui. Vero che ho idea di mettere la squadra con questo 4-3-3 o 4-2-3-1 e provare a fare qualcosa di diverso ma è solo un discorso di partenza, poi la partita ti condiziona a dover attuare altri moduli dentro al campo nello scorrimento della partita. Non è più come una volta 11 contro 11 e un discorso di squadra, ora è più individuale che metti a disposizione per la squadra».
CONCEICAO PIU’ DECISIVO IN ZONA GOL – «Questa è un po’ la sua evoluzione. Lui deve andare a cercare di rendere più possibili questi risultati qui, quello di fare gol, essere più determinato in fase offensiva. Ha questo spunto micidiale che ti mette poi in condizione di essere in imbarazzo davanti al suo scatto. Dovendo aumentare delle cose, mettiamoci anche un po’ di contrasto, duello, la partita va riempita. Gli abbiamo visto la disponibilità nel fare rincorse e quindi siamo sulla buona strada».
SI RIVEDE IN ITALIANO – «Mi garberebbe, ho 40 anni di più (ride ndr). Tornare indietro non si può. Da Italiano si può imparare delle cose, è uno dei giovani più forti che abbiamo. L’ho detto a tutti di prendere Italiano quando mi è stato chiesto, non solo al presidente De Laurentiis».
SI ASPETTAVA QUESTE DIFFICOLTA’ – «Non mi convincerete a non aspettarmi grandi cose dai ragazzi, non mi convincerete a farmi pensare che questi limiti non riusciremo a superarli. Ho accettato di venire credendo questo, nel mio lavoro è sempre stata complicata. Ho creduto qualche volta di non farcela nel mio lavoro ma è corretto ragionare così, un allenatore deve essere condizionato in questa ossessione di poter migliorare questa squadra. Lo faccio con un gruppo che ritengo sia corretto usare il dialogo, li vedo interessati e disponibili. Se ci fosse bisogno poi si dialoga anche meno ma va per forza fatto qualcosa in più e van provate anche strade nuove».
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