Djimsiti, pilastro inaspettato di una difesa che dipende (al centro) solo da lui
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Djimsiti, pilastro inaspettato di una difesa che dipende (al centro) solo da lui

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Djimsiti pilastro di una difesa che sta provando a lavorare con i suoi mezzi. L’Atalanta conta su di lui, ma occorre continuità

Uno dei dubbi in casa Atalanta è sicuramente la difesa per questione numerica e dopo i vari segnali lanciati l’anno scorso tra altalena di prestazioni ed età da abbassare. Nonostante ciò, questa stagione dietro sta vedendo protagonista un Berat Djimsiti attualmente pilastro centrale dell’intero reparto: senza dimenticare comunque del lavoro dei braccetti Kolasinac e Scalvini.

L’anno scorso il difensore albanese ha disputato un campionato sì sufficiente, ma condizionato da due fattori: l’infortunio di inizio stagione (mentre l’Atalanta dietro provava a rinnovarsi ottenendo risultati) e la mancanza di costanza nelle partite in cui serviva continuità e leadership sulla retroguardia, considerando che i suoi compagni di squadra soffrivano dello stesso problema nonostante impegno e dedizione.

Ad inizio stagione la sua era una situazione dove addirittura veniva etichettato come quinta scelta (riserva di lusso nonostante non avesse i ritmi di prima), ma la situazione di mercato e la mancanza di un nuovo centrale ha riportato Djimsiti nuovamente in prima linea, andando oltre ogni aspettativa: solido, attento e soprattutto titolare inamovibile. Su 7 presenze fatte a pieno regime, per 5 volte la Dea è rimasta inviolata.

Il dubbio più grande è legato a ciò che è stato citato in precedenza: quanto può durare in un contesto delicato come quello che ha l’Atalanta sulla retroguardia? Se al centro della difesa manca lui anche in termini di prestazioni l’intero castello crolla come è successo a Frosinone e con la Lazio: incappando in errori tanto banali quanto fatali in termini di risultati.

Certo, fino ad ora il ragazzo ha dimostrato di essere il più adatto a fare il centrale e non si può certo replicare alla perfezione ciò che di straordinario è stato fatto nel 2020-2021 (a mani basse la sua miglior annata), ma per come è messa la squadra si dipenderà esclusivamente da lui: soprattutto se Palomino non dovesse essere all’altezza. Una partenza oltre le aspettative, ma rimanere a certi ritmi, soprattutto in tre competizioni, può fare veramente la differenza.