2009
Ecco la nuova Juventus con Prandelli
Arrivati a questo punto le parole pesano. Quelle dette, certo. Ma vale anche per le altre, (volutaÃ?Âmente) mai pronunciate. Cesare Prandelli, da persoÃ?Âna lineare e corretta qual è, sabato ha ammesso tra le altre cose: Ã?«Non credo alla CittadellaÃ?». Cioè al punto cardine del progetto dei Della Valle, l’unico che eviÃ?Âterebbe il ridimensionaÃ?Âmento della Fiorentina (l’alternativa è l’immissioÃ?Âne costante di liquidità da parte dei principali azioniÃ?Âsti). Soprattutto – e nonoÃ?Âstante le sollecitazioni del suo attuale datore di lavoro – il tecnico di Orzinuovi si è ben guardato dal pronunÃ?Âciare la fatidica frase: Ã?«Il prossimo anno non sarò l’allenatore della JuveÃ?». D’altronde ormai anche gli ultimi irriducibili hanno chiara la situazione. Al netÃ?Âto della propaganda, sul taÃ?Âvolo non c’è l’eventuale proÃ?Âseguimento del rapporto tra Prandelli e la FiorentiÃ?Âna ( che ormai sta a cuore solo a una parte dei tifosi viola, non al club) ma l’atÃ?Âtribuzione delle responsabiÃ?Âlità per un divorzio ormai imminente.
VIE D’USCITA – Con ogni probabilità Prandelli sarà il prossimo allenatore della Juve. I residui margini di dubbio che ci concediamo, riguardano un’eventuale repentino cambio di rotta della dirigenza bianconera. Improbabile, anche se sotto riportiamo le voci su un sorpasso da parte di MassiÃ?Âmiliano Allegri. O l’evenÃ?Âtuale, e definitiva, decisioÃ?Âne di Diego Della Valle di far rispettare l’attuale acÃ?Âcordo. Improbabile anche questo. E rischioso per la Fiorentina, che si ritroveÃ?Ârebbe in casa un allenatore critico verso i vertici e conÃ?Âseguentemente demotivato. Ma questo i Della Valle e Pantaleo Corvino lo sanno bene. Gli accadimenti della scorsa settimana hanno però portato a una sorta di stallo e al rumnoroso silenÃ?Âzio del tecnico dopo la netta vittoria sull’Udinese. SituaÃ?Âzione non gradevole per tutti. Per sbloccare l’attuaÃ?Âle impasse esistono solo due possibilità . Una pubblica dichiarazione di Prandelli, che sostenga di voler sposaÃ?Âre la causa bianconera. O una telefonata tra le due proprietà ( ammesso che non vi sia già stata) che riÃ?Âporti il tutto nell’ambito dei buoni rapporti, esattamenÃ?Âte come accadde la scorsa estate nei giorni dell’offenÃ?Âsiva juventina per Felipe Melo e della successiva riÃ?Âchiesta di Cristiano Zanetti di trasferirsi in viola.
IL FUTURO – Con ogni proÃ?Âbabilità , dunque, Prandelli sarà il prossimo allenatore della Juve. Sommando il suo credo tattico alle notiÃ?Âzie sui giocatori seguiti dalÃ?Âla dirigenza di corso GaliÃ?Âleo Ferraris, ragionamenti sul volto della formazione bianconera prossima venÃ?Âtura si possono fare. Non è un mistero, ad esempio, che alla Juve abbiano deciso di puntare su un attaccante di grande livello: Alberto GiÃ?Âlardino e Giampaolo PazziÃ?Âni sono i principali indiziaÃ?Âti. Con Prandelli in biancoÃ?Ânero, va da sè, il biellese vincerebbe il duello con l’ex compagno di squadra. Il che non significa che l’opeÃ?Ârazione a quel punto si preÃ?Âsenterebbe semplice, perÃ?Âchè bisognerebbe comunÃ?Âque fare i conti con Corvino, uno abituato a valorizzare al meglio la propria merce. Resta il fatto che la linea l’ha data, una decina di giorni fa il vicepresidente viola, Mario Cognigni, spiegando a Gilardino che di incedibili alla Fiorentina non ce ne sono.
LE CORSIE – Dove PrandelÃ?Âli può davvero cambiare volto alla Juve è sugli esterÃ?Âni. Le sue squadre hanno sempre privilegiato la preÃ?Âsenza di assaltarori pronti a muoversi a supporto di un unico attaccante. RoyÃ?Âston Drenthe e Juan VarÃ?Âgas sono due soluzioni che al tecnico andrebbero beÃ?Ânissimo (il peruviano ha suÃ?Âperato le perplessità di tipo caratteriale che caratterizÃ?Âzarono il suo difficile amÃ?Âbientamento a Firenze). Ma le novità riguarderebbero anche gli esterni ” bassi”, con Gregory Van der Wiel e Aleksandar Kolarov gradiÃ?Âti alla attuale dirigenza e, si presume, anche a chi sucÃ?Âcederà ad Alberto ZaccheÃ?Âroni. Molte le piste per il centrale difensivo, al moÃ?Âmento Douglas è più di un’ipotesi.
CHI RESTA – Gli eventuali ingressi sono, comunque, solo uno dei temi a cui doÃ?Âvrà lavorare Prandelli o chi per lui. Il nuovo timoniere non potrà sottrarsi all’inÃ?Âcombenza di recuperare alÃ?Âla causa i deludenti Felipe Melo e Diego. E sarà il compito più complesso.
Fonte: Tuttosport.com