Emergenza Coronavirus, Meneghin: «Il calcio si fermi, non vale la vita dei singoli»
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Emergenza Coronavirus, Meneghin: «Il calcio si fermi, non vale la vita dei singoli»

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Il presidente onorario della Fip Meneghin ha parlato dell’emergenza Coronavirus e dell’impatto avuto sul basket e sul calcio

Diego Meneghin, leggendario cestista e presidente onorario della Fip, ha espresso il suo commento sull’emergenza Coronavirus nel corso di Radio Punto Nuovo Show.

BASKET«Dobbiamo essere tutti ligi alle regole dettate dal Governo per preservare la salute. Annulleremo la stagione, è necessario farlo. Ogni giorno ci sono centinaia di morti, migliaia di contagiati, è una pandemia che coinvolge il mondo intero. Alla fine la decisione sta al Presidente Petrucci, io do il mio parere da cittadino. Le decisioni possono essere o annullare il campionato e ricominciare da capo il prossimo anno, oppure capire quando ci sarebbe uno spiraglio di possibilità per fare play off e play out. In questo momento nessuno può fare progetti perché non si vede nessuna voce in fondo al tunnel, va bene lavorare di fantasia, ma tutti questi ragionamenti non so quando si potranno realizzare. I campionati sono finiti, le competizioni sospese, l’Eurolega riguarda i club, ma credo anche loro andranno verso questa decisione seppure sono un organismo privato. Qualsiasi decisione deve essere ponderata all’inverosimile».

SERIE A «Il calcio muove interessi di migliaia di euro che non valgono niente in confronto alla vita di un singolo soggetto. Sarebbe meglio se si fermassero tutti, devono ripensare a quando ricominciare quando si vedrà un sole chiaro splendente in fondo al tunnel. Il calcio dovrebbe fermarsi per salvaguardare la vita di tutti».