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Fabregas sul Como: «Ammiriamo molto Gasperini. Noi ora vogliamo giocarcela stasera!»
Fabregas si esprime così sul suo Como in vista della gara contro la Roma di stasera
In vista della partita contro la Roma, l’allenatore del Como, Cesc Fabregas, ha illustrato la sua strategia e le scelte tattiche per affrontare una delle squadre più forti della Serie A. Intervistato da Sky Sport, Fabregas ha commentato l’ipotesi di schierare Nico come falso nove, spiegando che la soluzione non cambierà radicalmente il gioco della squadra: «Dipende dalla partita. L’anno scorso abbiamo provato simili accorgimenti con risultati positivi contro squadre come l’Atalanta di Gasperini».
Fabregas ha sottolineato come la squadra del Como stia cercando soluzioni offensive senza poter contare su giocatori chiave. Morata è fuori, mentre Diao partirà per la Coppa d’Africa, riducendo le opzioni in attacco. Il tecnico spagnolo ha evidenziato la necessità di adattarsi alle circostanze, sfruttando le qualità di Nico e Baturina, con l’obiettivo di mantenere compattezza e organizzazione, elementi fondamentali per il Como in sfide di alto livello.
Riguardo al confronto con la Roma, Fabregas ha mostrato grande rispetto per la squadra avversaria e il suo allenatore: «Ci aspettiamo una Roma aggressiva, pronta a pressare. Dobbiamo prepararci a rispondere con attenzione e determinazione». Il tecnico ha poi aggiunto che la strategia del Como sarà flessibile: a seconda dell’andamento della partita, la squadra potrebbe alternare momenti di pressione e difesa, per cercare di sorprendere la Roma.
Fabregas ha infine rimarcato l’importanza dell’unità e della responsabilità collettiva, qualità che stanno guidando il percorso del Como in questa stagione. La gestione dei giocatori e l’adattamento tattico saranno decisivi per affrontare la partita contro una compagine di grande livello come la Roma, dimostrando la crescita e la solidità della squadra sotto la guida di Fabregas.
Con queste parole, il tecnico del Como conferma la volontà di trovare soluzioni concrete e pragmatiche, puntando sul lavoro di squadra e sulla capacità di sfruttare al meglio le risorse disponibili, pur senza Morata e Diao.