Girone D Euro 2020- Inghilterra e Croazia a caccia della "volta buona"
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Girone D Euro 2020 – Inghilterra e Croazia a caccia della “volta buona”

Inghilterra e Croazia sono le favorite del girone, generazioni a confronto a caccia della definitiva consacrazione

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Inghilterra e Croazia sono le favorite del Girone D Euro 2020: generazioni a confronto a caccia della definitiva consacrazione

Il Girone D Euro 2020 è uno dei raggruppamenti che sembra avere già opzionate le prime due posizioni. L’Inghilterra non solo è la front runner di questo girone, ma è una delle candidate alla vittoria finale. La Croazia, d’altro canto, si presenta come seconda forza mondiale dopo la rassegna russa di 3 anni fa, con qualche defezione in organico ma anche con una qualità che non sembra averne risentito troppo. Scozia (l’altra padrona di casa insieme ai cugini inglesi, dato che si giocherà tra Londra e Glasgow) e Repubblica Ceca proveranno a contendersi la terza piazza, ma sulla carta i favori del pronostico non sono di casa.

INGHILTERRA – Come nel caso del Belgio, ma un po’ di più. Perché se per la squadra di Martinez la questione vittoria si pone da appena qualche anno, gli inglesi aspettano il loro momento di gloria dal lontano ’66. A maggior ragione in un anno in cui le inglesi hanno vinto tutto (o quasi tutto, ci correggerebbe Unai Emery da Villareal) e la Nazionale sembra essere riuscita a rifondarsi con un nucleo di giovani fenomeni incredibilmente maturi a livello internazionale. Esclusi Trippier, Bellingham e Sancho, tutti i convocati giocano in Premier League, rappresentata da giocatori provenienti da 12 club diversi. Più della metà del torneo più importante, ricco e competitivo del mondo. Al comando Gareth Southgate, ex giocatore che si sta dimostrando un ottimo gestore. Sotto la sua guida è arrivato il quarto posto al Mondiale in Russia che ha riscattato, parzialmente, il mezzo fallimento dell’Europeo francese. Non bastano le figurine a vincere i titoli, lo dimostrano le epopee sfortunate di Rooney, Gerrard, Lampard e compagnia. Ma sicuramente con Mount, il già citato Sancho (classe ’00, 16 gol in stagione con il Dortmund), Foden e un’ossatura navigata come quella dei veterani Kane e Henderson (per citarne solo due), l’impresa può risultare meno ardua. E per una volta, in Nazionale, “We are the champions” suonerebbe davvero per loro…

CROAZIA – Qualificazioni condotte con diligenza e senza troppi rischi, in un gruppo da cui sono uscite ben 4 protagoniste di questi Europei (le altre due uscite dai playoff). Non basta questo a sciogliere i dubbi sullo status di questa Croazia a pochi giorni dall’esordio, proprio nel big match contro l’Inghilterra. Non basta il curriculum recente con la finale mondiale raggiunta in modo quasi eroico. E non è solo l’assenza di uno di quei guerrieri (leggere Mandzukic) a declassare la qualità di un gruppo esploso proprio 3 anni fa. La sconfitta nelle amichevoli contro il Belgio ha fatto suonare un piccolo messaggio di allarme, nonostante gli esperimenti compiuti da Zlatko Dalic. Chissà se basteranno ancora le giocate intelligenti del Pallone d’Oro Luka Modric e se Ante Rebic si confermerà bomber di razza dopo l’exploit del Mondiale e l’ultima stagione al Milan. In generale, oltre al rossonero, ci sono altri 4 giocatori che arrivano dal nostro campionato (Perisic, Brozovic, Badelj e Pasalic) oltre ad altre vecchie conoscenze che sono transitate dalla Serie A (Vrsaljko, Petkovic, Budimir e il neo campione d’Europa Kovacic). Tra le varie incognite, una cosa è certa: saranno un osso duro da affondare.

SCOZIA – Dal 1998 non si affacciava ad un torneo continentale, per questo Girone D Euro 2020 ha lottato con le unghie e con i denti per rompere questa maledizione: vittoria ai rigori nella semifinale playoff contro Israele, stesso esito contro la più quotata Serbia in una vera e propria battaglia sportiva. La squadra di Steve Clarke è così, non bada troppo alla tecnica ma alla sostanza, più fisico che atletismo. Alla qualità cin pensa John McGinn, play a centrocampo in grado di aggiungere cervello ai muscoli come dimostrano i 9 gol a cui ha partecipato (tra reti e assist per i compagni) nella sua positiva stagione all’Aston Villa. Nelle convocazioni premiato il gruppo che ha contribuito alla qualificazione e un buon mix di giovani: Gilmour e Patterson (19 anni), oltre a David Turnbull (21 anni) eletto miglior giovane scozzese dell’ultima stagione dopo l’ottimo campionato giocato nel Celtic. 

REPUBBLICA CECA – Li conosciamo un po’ meglio perché siamo freschi dell’amichevole vinta dagli Azzurri qualche giorno fa. E l’impressione non è stata delle migliori. Certo, non ci si poteva (né doveva) aspettare la tenacia con cui la Nazionale di Jaroslav Šilhavý ha abbattuto l’Inghilterra durante il girone delle Euro Qualifiers ad ottobre 2019. Il progetto tecnico è partito appena dopo Russia 2018, con alcuni giocatori in rosa interessanti ma ancora da valutare su un grande palcoscenico. Il nome forte è quello di Tomáš Souček, faro del centrocampo del West Ham e prolifico anche in fase realizzativa, avendo concluso la stagione in Premier League in doppia cifra. Tra i convocati qualche vecchia conoscenza come Schick, oltre ad alcuni giocatori che l’Europeo se lo sono conquistati in Italia: Barak e Jankto, a cui aggiungiamo Mateju del Brescia. Come la Scozia, parte indietro nelle gerarchie, ma il match d’esordio sarà fondamentale: scontro diretto proprio con gli scozzesi, per di più da giocare a Glasgow. Una sconfitta al pronti-via contro la rivale principale per il terzo posto varrebbe come una condanna.