Il Napoli si scopre cinico, ma è una partenza che necessita di conferme. La maturazione di due campioni e un inserimento da top player - Calcio News 24
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2012

Il Napoli si scopre cinico, ma è una partenza che necessita di conferme. La maturazione di due campioni e un inserimento da top player

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Partenza da urlo in casa Napoli: cinque vittorie su sei gare disputate in campionato, peraltro con avversari complessi quali Lazio, Fiorentina e Sampdoria. Dodici le reti siglate a fronte delle due sole incassate, quando il risultato era già essenzialmente compromesso. Convincente inoltre la vittoria in Europa League ottenuta dalle seconde linee, seppur contro un’avversaria modesta. Il tutto ha indotto una larga fetta dei media ad indicare gli azzurri quali unici competitor della Juventus per il titolo di campione d’Italia.

PIEDI PER TERRA – E’ tutto oro ciò che luccica? La prima considerazione in merito è che – rispetto alla passata stagione – il Napoli si riscopre più cinico. E sul cinismo – che in termini sportivi è un aspetto apprezzabile – si è fondato il meticoloso lavoro estivo di Walter Mazzarri. Il tecnico toscano non ha ottenuto dalla campagna acquisti quanto desiderava ma è stato abile a fare di necessità virtù: Hamsik un passo indietro per dare sostanza alla mediana e ricondurre Inler nella stessa posizione dell’exploit friulano, con lo strepitoso inserimento di Behrami di cui parleremo a breve. Via Lavezzi? Massima fiducia a Pandev, meno esplosivo ma più ordinato tatticamente. E con un Insigne nel motore. La preventivabile strigliata alla difesa è arrivata forte e chiara: il Napoli nella passata stagione si rivelò squadra troppo umorale, la cui media punti si innalzava in prossimità della Champions per poi abbattersi in assenza della stessa. Balle quindi sulla circostanza per cui il “problema” fosse proprio la Champions: l’errore era da ricercare nelle disattenzioni continue di una difesa che, per di più ora meglio protetta, non può ricadere nelle stesse lacune. In pratica Mazzarri ha serrato le fila.

UN INSERIMENTO STREPITOSO – La logica conseguenza di quanto appena asserito sta nella necessità di attendere conferme nel medio periodo prima di urlare un Napoli da scudetto. Mazzarri ne è al corrente, la piazza no. E la poco intelligente pressione dei media potrà rivelarsi un boomerang per una squadra ancora giovane in termini di successi e attitudine a lottare per i traguardi massimi. Ad oggi le credenziali della squadra sono quelle giuste per ritornare nella massima competizione europea e smentire i troppi che l’avevano già bollata quale meteora. L’equilibrio che il tecnico toscano sta fornendo è dovuto in buona parte all’innesto di un centrocampista di altissimo livello: Valon Behrami. Già mediano navigato del nostro torneo, è la pedina perfetta in grado di assicurare una fase d’interdizione mostruosa e costruire le prime battute della manovra: il passato da ala racconta di un piede educato che lo rende un centrocampista assolutamente completo. La sua determinazione poi è il marchio di fabbrica da ammirare: Behrami ha fame di vittoria e il suo entusiasmo può contagiare positivamente una squadra di per sé già affamata.

IL PROCESSO DI MATURAZIONE DEI DUE FUORICLASSE – Già top player del campionato italiano da un paio d’anni, calciatori ricercati dalle squadre d’elite del panorama europeo che sborserebbero fior di milioni pur di assicurarsene le prestazioni. Ma la sensazione forte proveniente dal primo scorcio di stagione è che Marek Hamsik ed Edinson Cavani stiano completando il personale processo di maturazione calcistica. Già al top sotto il livello tecnico, le due stelle del Napoli sono ora calciatori che non falliscono un’occasione. Valori aggiunti in grado di comprendere i momenti in cui c’è da fare la differenza, assumersi tale responsabilità e non fallire nello specifico episodio. E quindi pronti a trainare il gruppo più di quanto – tanto – lo abbiano già fatto in passato. Mazzarri sgrana gli occhi ad ogni quesito posto sui suoi due campioni, li accudisce come tesori e da buon condottiero alza le vele del suo Napoli proprio su due cardini di tale valore. Sognando un po’, ma senza chiudere gli occhi.