Ilicic-Gasperini: un rapporto padre figlio che va oltre la storia scritta sul campo
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Ilicic-Gasperini: un rapporto padre figlio che va oltre la storia scritta sul campo

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Un pianto ricco di significato quello di Gasperini nel ricordo di Josip Ilicic e della depressione avuta dal fantasista dell’Atalanta

Un testo diceva “Gli uomini non piangono mai”, ma per fortuna la realtà è ben diversa anche nei confronti dei cosiddetti sergenti di ferro come Gian Piero Gasperini: grande allenatore con un carattere molto forte, dove però non è esente da emozioni toccanti a cui bastano un attimo per venire fuori, soprattutto quando viene citato un numero 72 che ancora oggi crea ricordi su ricordi.

La domanda di Alciato sulla depressione di Josip Ilicic fece tirare fuori al tecnico una risposta che va al di là di un semplice racconto su ciò che ha fatto il fantasista in campo (e su quello non c’è bisogno di fare spiegazioni), bensì un qualcosa di più profondo, di umano: un rapporto tra padre e figlio dove nascondere emozioni è impossibile, anche quando le lacrime prendono il sopravvento ripensando all’incontro avvenuto prima del match contro il PSG (e chissà come sarebbero andate le cose se ci fosse stato il “professore” a Lisbona).

Un pianto capace di empatizzare appassionati, rivali, ma soprattutto gli atalantini che ricordano la vicinanza nei confronti di Josip tra messaggi d’affetto e manifesti appesi per tutta la città all’insegna di quell’unione che caratterizza il popolo orobico nei momenti difficili: gente pronta a lottare non lasciando indietro nessuno, rimboccandosi le maniche facendo trasparire un grande cuore, sorprendendo anche coloro che hanno sempre visto Bergamo come una città chiusa, quando la realtà è ben diversa, con l’Atalanta che veniva vista come una luce in fondo al tunnel: simbolo, a suo modo, di rinascita (come è stato per esempio il Grande Torino in Italia poco dopo la seconda guerra Mondiale).

Oltre a “La Maglia Sudata Sempre” c’è anche un’altra frase molto vicina al mondo nerazzurro: “Prima Uomini, poi Campioni”. Non è un caso che Gasperini ieri abbia sottolineato quanto sia importante calarsi nella mentalità bergamasca. Lavoro, serietà, ma soprattutto essere gente dai grandi valori dimostrandosi sempre unita: dall’Atalanta alla vita di tutti giorni fino ai momenti delicati come è stato il 2020. Un simbolismo racchiuso nel rapporto Ilicic-Gasperini, un qualcosa che andrà al di là del campo di gioco.