Kondogbia: «Il Milan? Parla la classifica» - Calcio News 24
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Kondogbia: «Il Milan? Parla la classifica»

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«Posso fare ancora di più. Gli Europei? Se non lo merito, non ci vado»

Difficile dire, col senno del poi, se la sua scelta sia stata giusta: Geoffrey Kondogbia è ancora un mezzo oggetto misterioso in casa Inter e, più in generale, non pare aver dimostrato tutto il suo potenziale. Pagato 38 milioni di euro in estate dal Monaco, il giocatore francese fece una scelta coraggiosa, girando le spalle al Milan, che pareva lì lì per prenderlo, per scegliere i nerazzurri. Tornando indietro, rifarebbe quella stessa identica scelta? «La classifica risponde per me, rifarei la stessa scelta. Una decisione naturale alla quale non ho neppure pensato – spiega oggi Kondogbia – . Per la Champions matematicamente il discorso non è ancora chiuso. Peccato aver lasciato per strada punti che non dovevamo perdere. Dobbiamo pensare partita per partita, senza fare troppi calcoli. Quando guardo la nostra rosa noto che non ci manca niente per vincere il titolo: abbiamo forza, qualità e un bel gruppo di giovani. Forse ci serve solo un po’ di esperienza e di furbizia»

«POSSO FARE DI MEGLIO, LA FRANCIA..» – Onestà per onestà, anche lui non ha reso moltissimo quest’anno: «Posso fare meglio – dice Kongobia al Corriere dello Sport . Però sono giovane e di fronte a me ho tempo per dimostrare quello che valgo. Psicologicamente non mi sono mai fatto condizionare dai 38 milioni pagati per me. Era una situazione già vissuta: a 21 anni sono passato al Monaco per 20 milioni di euro. In Italia ci sono molti buoni giocatori, ma nessuno mi ha colpito più degli altri. Il rapporto con Roberto Mancini? Mi ha dato molta fiducia e mi ha convinto a venire all’Inter. Voglio far bene per sdebitarmi. Yaya Touré all’Inter? Magari, sarebbe bello». Capitolo nazionale: Kondogbia rischia davvero il posto«Per le ultime due amichevoli ero infortunato, ma non so se sia questo il motivo della mancata convocazione. Nella vita bisogna essere realisti e non è un problema non essere convocato se so che non l’ho meritato. Per il momento non ho fatto abbastanza per andare agli Europei»