Kean: «Porto a Verona la mentalità vincente della Juve» - Calcio News 24
Connettiti con noi

2017

Kean: «Porto a Verona la mentalità vincente della Juve»

Pubblicato

su

Il giovanissimo Moise Kean si è presentato con la convinzione nei propri mezzi: «sono un ragazzino di 17 anni che segue il suo sogno».

«Sono cresciuto con la mentalità che bisogna vincere. Questa è la mentalità della Juve e io spero di trasmetterla anche ai miei compagni. Siamo un gruppo molto giovane e avere una mentalità così conta tanto».

Convinto e determinato, così Moise Kean si presenta come nuovo giocatore dell’Hellas Verona che la società è riuscita a strappare alla Juventus almeno per un anno. «Per la Juve era incedibile – ha spiegato il direttore sportivo Filippo Fusco – poi si è aperto uno spiraglio e noi ci siamo inseriti. Kean era il nostro primo obiettivo fin da giugno, ma siamo consapevoli che non potrà essere il salvatore della patria. Sono certo che potrà dare una grande mano alla causa del Verona, ma non potrà fare tutto da solo».

«La sconfitta contro la Fiorentina ci sta – ha commentato il giocatore- . Siamo una squadra buona, di giovani che possono fare molto, abbiamo le qualità per vincere. Io ho solo 17 anni, tanto da crescere sotto tutti i punti di vista, ma penso che sia normale che ci sia attenzione su di me. Da parte mia mi alleno ogni giorno per guadagnarmi un posto dal primo minuto. I compagni mi hanno accolto bene, ho già legato con tutti, siamo giovani e ci capiamo. Pecchia mi chiede, come farebbe qualsiasi allenatore, di fare gol, aiutare la squadra, aiutare questo gruppo. E’ ovvio che molto dipende da noi attaccanti».

E sui compagni di squadra Kean aggiunge. «Pazzini è un grandissimo attaccante, come lo è Higuain, io li guardo e imparo come ho sempre fatto. Noi giovani dobbiamo guardare agli esempi che abbiamo davanti. E qui a Verona è una fortuna avere esempi come Pazzini e Bessa».

«Sul mio ruolo non ho preferenze; dove mi mette il mister gioco, faccio quello che lui mi chiede. Non vi dico che obiettivi di gol mi pongo, perchè magari dico che faccio 10 gol e poi ne segno 15».

Inevitabile la domanda sulla vicenda accaduta nel ritiro della Nazionale Under 21, da dove Kean è stato allontanato. A rispondere, però, questa volta è il direttore Fusco che ironizza: «Siamo intervenuti noi per averlo prima a Verona. Scherzi a parte, lasciamo stare questa questione».

«Sono un ragazzino di 17 anni che segue il suo sogno. Non mi sento nè un bravo ragazzo nè un cattivo ragazzo, sono solo un ragazzo di 17 anni. Mi sento paragonare a Balotelli, a me piace come gioca, non le cose che fa fuori dal campo».

Un consiglio gli è arrivato anche dal suo procuratore Mino Raiola: «Mi ha detto: vai la e spacca tutto».

Domenica al suo ingresso in campo Kean è stato applaudito e acclamato dalla tifoseria. «E’ stato veramente bello perchè una tifoseria come quella del Verona ti fa venire i brividi, è difficile trovare un tifo così in una squadra appena salita dalla Serie B. E’ stato un orgoglio essere applaudito da loro, mi ha dato la carica. Come i tifosi ci danno tanto, ora noi dobbiamo dare a loro. E’ normale che sia arrivata qualche critica, a nessuno piace perdere e loro pretendono il massimo da noi. Io sono tranquillo, penso a lavorare a migliorarmi giorno per giorno e sono certo che i risultati verranno».

Probabilmente ci sarà la possibilità di vedere Kean in campo sabato sera contro la Roma già dal primo minuto. «Noi dobbiamo andare a Roma per vincere. Sono determinato perchè sono sicuro della squadra che in questi giorni ho visto allenarsi con convinzione. E se segnerò vedrete la mia esultanza».

Nell’allenamento mattutino i gialloblù hanno svolto riscaldamento, esercitazioni tattiche e esercitazioni con conclusioni in porta.

Una buona notizia per mister Pecchia è il ritorno in gruppo di Souprayen; mentre Cerci svolge ancora lavoro differenziato. Terapie invece per Fares e Felicioli.

Ieri intanto si è chiusa anche la campagna abbonamenti con la sottoscrizione da parte dei tifosi di 11.519 tessere.