Koulibaly contento: «Studio per diventare il numero uno al mondo» - Calcio News 24
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Koulibaly contento: «Studio per diventare il numero uno al mondo»

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Kalidou Koulibaly, difensore del Napoli, ha parlato dopo il pareggio contro il Paris Saint-Germain. Ecco le sue dichiarazioni

Kalidou Koulibaly, difensore del Napoli, ha commentato l’1-1 contro il PSG. Ecco le sue dichiarazioni a Sky Sport: «Io numero uno al mondo? Sto studiando per migliorare ancora. E’ difficile giocare queste partite perché ci sono grandi giocatori ma proviamo a fare il nostro lavoro. Peccato per il gol preso ma facciamo di tutto per crescere. Più difficile stasera o col Liverpool? E’ sempre difficile giocare contro il Liverpool che ha tre attaccanti molto veloci o contro il PSG che ha tre attaccanti diversi. Peccato per il gol dello 0-1 a primo tempo praticamente finito, dovevamo essere più attenti. Siamo però contenti perché il PSG ha una squadra importante con giocatori che possono vincere il pallone d’Oro. Il PSG è una squadra forte, vuole vincere la Champions».

Prosegue Kalidou Koulibaly: «Sapevamo che era una partita dura, abbiamo tenuto bene nel primo tempo, poi nel secondo tempo siamo usciti con meno timore e più coraggio e nei primi 15 minuti potevamo fare 2-3 gol. Dopo il pari potevamo fare il secondo gol ma il PSG è una squadra molto forte e credo che abbiamo fatto bene. La partita contro il Real Madrid di due anni fa? Sono cresciuto con la squadra nel tempo, ora approccio queste partite con meno timore e più coraggio, spero di fare ancora meglio nelle prossime partite. Se mi piacciono gli uno contro uno in campo aperto? Sono un difensore vecchia scuola, mi piacciono i duelli ma devo mettere la testa a posto. Il mister penso che si arrabbi quando mi vede andare palla al piede, ma ogni tanto va bene. Io come Ancelotti alla sua età? Prima di essere allenatore è una persona per bene, è umile e ha rispetto per tutti. E’ andato a salutare i giovani della Primavera prima dell’allenamento, vedo che c’è in questo mondo ancora gente per bene e spero di diventare saggio come lui».