2009
Lichtsteiner: “Adesso un gol nel derby”
Una scheggia nel vento. Bentornato ‘Forrest Gump’. Come mercoledì. Lichtsteiner si è ripreso la sua Lazio e la sta trascinando a suon di scorribande e di reti decisive verso la salvezza. Stephan non segna mai gol banali, il suo zampino c’è solo nelle grandi occasioni: è indelebile il ricordo della cavalcata sotto la Nord dopo il gol segnato la passata stagione nel derby vinto dalla Lazio per 4-2. E’ ancora fissa nelle menti dei tifosi biancocelesti l’immagine del suo sguardo serio e sereno in occasione del rigore calciato nella finale di Coppa Italia contro la Sampdoria.
LA RINASCITA – Qualcuno non riusciva a spiegarsi come quel giocatore fosse finito nell’anonimato in questa annata. In realtà , gli è bastato un solo mese per tornare ad essere sè stesso. “Reja e il suo staff sono il segreto – assicura il fratello-manager Marko – perchè sono riusciti a ridargli la fiducia e la tranquillità che erano venute a mancare. Questo è molto importante per un giocatore”. E’ risultata dunque decisiva la stima del nuovo allenatore per sentirsi ancora parte di un progetto, quello biancoceleste, a cui lo svizzero ha sempre creduto. E non è un caso che ieri sera abbia segnato il secondo gol in appena 5 giorni. La cura Reja lo ha rigenerato: “Non so cosa sia successo nei mesi scorsi – ha spiegato il tecnico carnico al termine della gara di San Siro – ma non posso che essere soddisfatto del lavoro di Stephan”.
IL NUOVO RUOLO – Il terzino svizzero finalmente è tornato a giostrare più in avanti, i suoi polmoni sono costantemente al servizio del centrocampo e dell’attacco. Ora riesce a trovarsi con frequenza nella possibilità di saltare l’uomo e nell’uno contro uno spesso risulta devastante. Il suo dinamismo nel 3-5-2 è tornato ad essere decisivo. Lichtsteiner ha il compito di presidiare la corsia di destra a tutto campo. Non può e non deve più badare solamente alla fase difensiva, ma ha anche il dovere di inserirsi, di salire, di pressare alto, di accompagnare l’azione. A Cagliari, contro il Siena e ieri sera non si è fermato un attimo, non ha mai smesso di correre, si è rivelato un prezioso punto di riferimento per i compagni: “Anche loro sono stati fondamentali per la ripresa di Stephan – spiega il fratello – perchè è chiaro che, quando la squadra gira bene complessivamente, tutti riescono a giocare meglio. La Lazio è formata da grandi campioni e ora c’è pure un gruppo importante. Ciascuno lotta su ogni pallone ed è pronto ad aiutare il compagno”.
L’INCUBO PASSATO – La Lazio è resuscitata dagli inferi, Lichtsteiner è rinato. Altra musica, decisamente migliore, rispetto alle opache apparizioni che gli erano costate il posto da titolare. Per un attimo gli era addirittura balenata l’idea di lasciare la Lazio. Ballardini lo aveva accantonato, lo considerava un “trenino inutile”. Ecco perchè a gennaio stava per volare in Premier. C’aveva pensato su, poi aveva seguito il cuore: “La Lazio si trovava in un momento difficile – racconta Marko – e Stephan non se l’è proprio sentita di abbandonarla. E’ molto attaccato ai tifosi biancocelesti, li considera fantastici ed è rimasto anche e soprattutto per loro”. Eppure, nell’immediato, non c’era stata nessuna ricompensa per quest’atto d’amore. Nessun passo indietro da parte di Ballardini. Nell’ultima gara prima dell’esonero, il tecnico emiliano gli aveva preferito Biava (inserito come terzino destro). Diakitè e Scaloni gli avevano persino strappato il posto in panchina, relegandolo in tribuna.
L’UOMO DEL DERBY – Quei mesi sono ormai un lontano ricordo. Tutto è alle spalle. Lichtsteiner sogna un altro gol nel derby, come l’anno scorso. L’appuntamento è fissato per il 18 aprile. Non un giorno qualsiasi per i tifosi biancocelesti. Quest’anno, in particolar modo, dopo tanti dolori, è la partita dell’anno, quella che potrebbe essere ricordata per decenni, secoli. Perchè potrebbe rappresentare la fine o il proseguimento dei sogni di scudetto giallorossi. “Sicuramente per Stephan sarebbe bellissimo poter regalare una gioia immensa ai sostenitori – dice Marko – ma al momento sta pensando alla gara col Napoli. E’ un match molto importante e la Lazio deve continuare sulla scia delle ultime giornate per conquistare quanto prima la salvezza”.
IL FUTURO – Lichtsteiner corre anche verso il mondiale. Il Ct Ottmar Hitzfeld lo considera un jolly della nazionale svizzera e lo utilizza anche a centrocampo o addirittura come difensore centrale. Dopo i campionati del Sudafrica però il futuro del terzino elvetico rimane incerto. Nel suo contratto c’è una clausola rescissoria di 12 milioni che da tempo fa gola a Liverpool, Tottenham e altri club. L’agente ha sempre ribadito: “Il suo destino è nelle mani della società “. Oggi lancia l’ennesimo messaggio d’amore: “Stephan ha solo la Lazio nel cuore. Al momento è molto felice di stare dove si trova. Poi, è chiaro, non si può mai sapere cosa succederà a giugno…”
Fonte: repubblica.it