Lione, ag. Ederson: "La sua priorità  è l'Italia" - Calcio News 24
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2012

Lione, ag. Ederson: “La sua priorità  è l’Italia”

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Antonio Caliendo, procuratore di Ederson, ha parlato delle novità  relative alle cessione del centrocampista del Lione nella prossima estate: “Sono cambiati alcuni aspetti. Attualmente il ragazzo, dopo queste voci di mercato, sta passando momenti tristi, perchè è stato messo fuori rosa. Il Lione non ha avanzato una trattativa seria, e non gli farà  disputare neanche la finale di Coppa di Francia – le parole riferite a RadioCalciomercato.it – Inventeranno centomila scuse per i tifosi, ma la realtà  è questa: del mercato c’è poca voglia di parlare, perchè ormai le società  interessate in Italia sono già  note, ma ad esse si è aggiunto ieri lo Sporting Lisbona, ma abbiamo rinviato tutto a fine mese o inizio maggio. Priorità  all’Italia? Confermo. Anche stamattina ho ricevuto offerte da società  importanti russe: tutti si stanno mobilitando per questo giocatore giovane e in scadenza di contratto, ma devo precisare che la sua priorità  sarà  l’Italia”. Il discorso vira poi su Breno, difensore del Bayern Monaco, che come Edreson viene accostato con insistenza alla Lazio: “Sto andando da lui in questo momento. Quanto scritto dalla stampa su Breno mi fa molto dispiacere, perchè mi sono attivato su lui quando ho visto da esterno quanto era successo, e mi sono voluto rendere conto di persona, rendendomi conto che era stato lasciato solo a 18 anni. Avremo modo di spiegare meglio quello che è successo: la stampa lo fa passare come un omicida, quando è stata solo una goliardata, e si è messo in questa grana dell’incendio doloso. In Germania sono molto fiscali su queste cose, con una rigidità  senza precedenti, perchè anche se per loro è un reato gravissimo non c’è stato nessun danno per le persone. Per il suo benessere è meglio cancellare questa parentesi in Germania, che non è stata felice”. Chiusura dedicata alla situazione di Maicon: “Ho lasciato la situazione in mano al suo procuratore, il brasiliano Mario Rosi, perchè non mi è molto chiara. Ognuno si muove su binari diversi, quindi ho lasciato intervenire il suo agente originario. Sono abituato ad avere trasparenza sul mio lavoro: entro una decina di giorni dovrebbe arrivare il suo procuratore”.