Milan, parla Maldini: «Grazie ai compagni stranieri sono cresciuto come uomo»
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Milan, parla Maldini: «Grazie ai compagni stranieri sono cresciuto come uomo»

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La bandiera del Milan analizza la convivenza tra diverse culture: «Bisogna comunicare, farsi sentire e capire. Spesso si ha paura del diverso»

Dopo Leonardo, anche Paolo Maldini è intervenuto all’incontro con gli studenti sul tema sport e valori: «Da calciatori a volte non ci si rende conto di quello che si può fare per il sociale. Leo è stato tra i fondatori di Fondazione Milan ed è stato veramente importante per far capire la forza che ha il calcio nel sociale. La convivenza di culture diverse nel mondo del calcio? Bisogna comunicare, farsi sentire e capire. Spesso si ha paura del diverso».

Maldini continua: «Ricordo che i primi compagni stranieri erano inglesi e mi hanno insegnato molto, ad esempio la cultura sportiva. Poi ho conosciuto gli olandesi, che mi hanno trasmesso la loro apertura mentale. Ma in generale da tutti i compagni provenienti da altri Paesi ho imparato qualcosa ed è anche grazie a loro che sono cresciuto come uomo».

Per concludere: «Come gestivo l’errore in campo? Quando sbagli o perdi è sempre una brutta sensazione, che però ti fa crescere come uomo e calciatore. Le prime volte mi chiudevo in casa e stavo a pensare per giorni ai miei errori, poi ho capito che fa parte dello sport e così ho imparato a gestire meglio i miei sbagli e le sconfitte».