Moggi saluta Berlusconi: «Mi voleva al Milan e mi parlò di intercettazioni» - Calcio News 24
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Moggi saluta Berlusconi: «Mi voleva al Milan e mi parlò di intercettazioni»

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luciano moggi

Moggi e il commiato a Silvio Berlusconi: così l’ex direttore generale della Juventus saluta l’ex numero uno del Milan rivelando qualche scottante retroscena del passato…

L’addio di Silvio Berlusconi al Milan, dopo anni di dominio, è il fatto della settimana: ne parla anche Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus ed attualmente opinionista, direttamente dalle colonne di Libero. In un editoriale di commiato all’ex presidente rossonero, che ha ceduto l’altro giorno la società a Yonghong Li ufficialmente, Moggi rivela dei retroscena molto interessanti sul passato. Uno su tutti: «Berlusconi mi aveva offerto la possibilità di dirigere il Milan. Ricordo il tempo trascorso a Palazzo Grazioli nel giorno in cui bisticciava politicamente con Marco Follini, i suoi modi garbati ed accattivanti per convincermi a cambiare casacca – il racconto dell’ex dirigente bianconero – . Mi svelò che la FIGC possedeva alcune mie intercettazioni prive però di qualsiasi valenza penale, di cui erano a conoscenza anche Adriano Galliani (allora vicepresidente del Milan e presidente della Lega Calcio), Franco Carraro (allora presidente FIGC), il generale Italo Pappa, capo ufficio inchieste della FIGC. Furono proprio quelle intercettazioni ad esplodere sui media qualche giorno dopo la mia chiacchierata di Palazzo Grazioli, magari per mano di qualche non meglio identificato titoso (?) milanista meno forte in quel momento». Sottilissimo riferimento, probabilmente, proprio a Galliani, che in passato era stato tifoso juventino e che temeva per la propria posizione.

Moggi: «Berlusconi voleva abbattere la Juventus?»

L’ex direttore generale bianconero si riserva pure qualche critica all’ex presidente rossonero, come quella di non aver tutelato la posizione juventina nel 2006 proprio allo scoppio dello scandalo di Calciopoli. Moggi scrive, non senza polemica: «Sapeva che sarebbero stati penalizzati degli innocenti, evidentemente anche per lui era prioritario abbattere il dominio juventino». Al di là di questo, però, Moggi in massima parte riserva solo complimenti a Berlusconi, definito come un leader carismatico capace di solleticare nell’orgoglio i propri allenatori con critiche velate che, in verità, nascondevano semplicemente tattiche ben studiate. Tutto questo ormai è il passato: da oggi inizia una nuova era.