Napoli-Inter, così uguali così diversi: sono i cross lo specchio dell'anima - Calcio News 24
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Napoli-Inter, così uguali così diversi: sono i cross lo specchio dell’anima

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A pochi giorni dal big match del San Paolo ecco un dato interessante: il numero di cross effettuati svela la vera natura di Napoli e Inter

Può un solo dato statistico svelare l’anima calcistica di una squadra? Probabilmente non del tutto, ma serve di certo a fornire una precisa indicazione sull’idea di gioco che questa pratica. Ecco perché, a pochi giorni da un Napoli-Inter che si candida a diventare gara spartiacque di questa prima parte di stagione, non può non saltare agli occhi il numero di cross effettuati da partenopei e nerazzurri in queste prime 8 giornate di Serie A.

Sono 93 quelli realizzati dai ragazzi di Sarri, 164 da quelli di Spalletti. Cifre che fotografano il diverso funzionamento dell’impianto delle due squadre, che pure dal punto di vista del modulo si schierano entrambe con un 4-3-3. Ad essere differenti, però, sono le caratteristiche dei giocatori offensivi e la loro interpretazione del ruolo.

A Napoli c’è un Insigne che del rientro sul destro, verso il centro del campo, ha fatto ormai il proprio marchio di fabbrica; Callejon, da par suo, preferisce i tagli sul secondo palo piuttosto che le sgroppate sulla fascia. Se si parla di Inter, invece, la musica cambia: i nerazzurri a destra hanno in Candreva un uomo capace di mettere in mezzo palloni tesi e tagliati che spesso e volentieri si trasformano per Icardi in veri e propri cioccolatini (ricordate il primo gol dell’argentino nell’ultimo derby?); a sinistra l’abilità con entrambi i piedi di Perisic garantisce un ventaglio di opzioni variegato: da una parte il rientro sul destro per far partire il tiro, dall’altra la discesa sul fondo e successivo cross in mezzo di sinistro (anche in questo caso esemplare il caso del secondo gol di Icardi nel derby col Milan).

Ecco perché, pur con un 4-3-3 di base, Napoli e Inter sono tanto uguali quanto diverse. Sembra proprio il caso di dire, senza timore di essere smentiti, che i cross, quelli fatti e non, sono lo specchio dell’anima