Nicola e il Toro: «Non sarà facile, ma il Crotone può farcela» - Calcio News 24
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Serie A

Nicola e il Toro: «Non sarà facile, ma il Crotone può farcela»

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Davide Nicola, avversario del Toro con il suo Crotone, ricorda i tempi passati in granata: «Allenare il Toro un giorno? Sarebbe un onore, ma…»

Alla caccia di un altro miracolo: è così Davide Nicola, l’allenatore del Crotone. Non si accontenta dopo la clamorosa rimonta dell’anno scorso e prova a tenere i pitagorici un altro anno in Serie A: «Tatticamente siamo dei camaleonti, dobbiamo farlo per adattarci all’avversario e cercare di fregarlo: è la nostra caratteristica fondamentale. Il nostro modulo di riferimento nella fase difensiva è il 4-4-2, mentre in fase di possesso lo sviluppo del gioco prevede sia il 3-5-2 sia il 4-3-3. Sono le idee a dover fare la differenza. Sperimentiamo molto, noi. E in questa stagione dovremo diventare ancor più camaleonti, visto che tra noi e quasi tutti gli avversari c’è un gap. Tutto questo lo vedrete anche domenica, con il Toro». Oggi come oggi, Nicola, il suo Crotone sarebbe salvo. «L’anno scorso per tutto il girone di andata le espressioni dei miei giocatori oscillavano tra un misto di sorpresa e di dubbi. Quasi nessuno conosceva la A. Ora invece c’è maggiore consapevolezza. L’esperienza aiuta. Ma già sappiamo che la nostra battaglia durerà tutto l’anno. L’ho subito detto ai giocatori. Non dovremo mai alzare la testa e crederci arrivati. Inseguiamo la continuità. E l’equilibrio mentale. Alla salvezza ci arrivi senza mai illuderti o deprimerti. Ecco quale dovrà essere la nostra forza».

AVVERSARIO, MA ANCHE SOGNO – Sul finire della scorsa stagione, conquistaste un punto d’oro a Torino, con i granata. Domenica la metterete sull’intensità, visto che il Toro è la squadra che corre meno di tutti in A? «Ma sono dati oggettivi, non contestualizzati. Se corri molto di più degli avversari, quasi sempre è perché devi inseguirli. L’importante è correre nel modo giusto. Il Toro corre meno anche perché ha molta più qualità come giocatori, difatti usano molto il possesso palla. Noi dobbiamo metterci quantità e qualità. Domenica, a tratti sarà una partita a scacchi, a tratti una battaglia con maggiore furore agonistico. La chiave sarà concretizzare le occasioni». Quanto è più debole il Toro senza Belotti? «Belotti è un ottimo attaccante, ma il Torino ha la possibilità di sopperire a qualsiasi assenza: è nel lungo periodo che si potrà capire la reale incidenza della sua assenza». Si parlò molto di lei al Toro tra maggio e giugno, quando non c’erano certezze sulla permanenza di Mihajlovic. «Che stimo molto, perché è un ottimo allenatore. Ha carisma, fa giocar bene le squadre, il Toro con lui ha una guida forte. Allenare un giorno il Torino? Sono sincero, mi auguro di poter allenarlo, un giorno. Ne sarei estremamente lusingato – dice Nicola a “Tuttosport” -. Intanto sono felice a Crotone. Al fianco di una società seria, molto competente, che continua a crescere, come dimostra il nuovo centro sportivo. Il nuovo dg Raffaele Vrenna è giovane, ha belle idee. Ho bravi giocatori che mi seguono e io ho fiducia in loro. Penso anche ai tifosi: è un ambiente ideale».