Roma, Brozzi: "Traumi cranici sempre da tenere d'occhio" - Calcio News 24
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2009

Roma, Brozzi: “Traumi cranici sempre da tenere d’occhio”

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Il professor Mario Brozzi si è espresso poche ore dopo l’infortunio occorso a John Arne Riise.
L’ex medico sociale della Roma ha detto che certi tipi di infortuni vanno sempre tenuti d’occhio, per la delicatezza dei punti in cui colpisce: “Non intervengo perchè si tratti di un giocatore della Roma ma perchè il trauma cranico è molto importante essendo stata accertata la cosiddetta sindrome da secondo impatto – ha detto Brozzi – . Ibra aveva avuto un trauma cranico concussivo (commozione cerebrale), quando per esempio un pugile ha un trauma del genere viene portato in osp e poi l’atleta viene sospeso per 30 giorni circa. E’ curioso che la degenza cambi in base alla disciplina che si pratica, nel calcio e nel basket non c’è nessuna regolamentazione. Questa sindrome oggi si conosce molto bene. Io ebbi questo problema con Mexes, io fui molto cauto perchè il medico dello sport si trova in un ambiente che di medico non ha nulla. Quando arrivai vicino Mexes si stava riprendendo, dopodichè si alzò e durante la ripresa del gioco il collaboratore di Spalletti mi fece notare che Philippe chiudeva in ritardo allora andai da lui e gli chiesi: ‘Come ti senti?’ e lui ‘Bene perchè cosa è successo? Anzi, qual’è il risultato, stiamo vincendo?’. Lo feci subito uscire e lo sottoponemmo a un analisi ogni 7 giorni che serve a verificare la condizione di un particolare metabolita cerebrale. Quando il cervello ricomincia a produrlo. il giocatore è fuori pericolo per quanto rigurada la sindrome da secondo impatto. Ogni volta che c’è un trauma cranico con perdita di conoscenza è meglio fare accertamenti in centri specializzati.”