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Roma, Cengiz Under non è un altro Salih Uçan

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La Roma scopre Cengiz Under, il secondo turco della storia della Roma dopo Salih Uçan: due storie simili con un finale diverso

Un lampo in una notte di mezza estate è bastato a far scoprire il talento di Cengiz Under al mondo romanista. Sono bastati 15’ minuti al giovane turco per segnare al Tottenham e scaldare i cuori di quei tifosi che lo avevano accolto con una certa freddezza e nutrivano più di qualche dubbio sull’investimento cospicuo fatto da Monchi. Dubbi legittimi visto che il primo e ultimo turco visto con la maglia della Roma risponde al nome di Salih Uçan, non certamente un ricordo esaltante. Entrambi rappresentano, in maniera diversa, la nuova scuola turca ma mentre uno è atteso dal primo confronto con il calcio europeo, l’altro è rimasto scottato dalla prova del fuoco della serie A. Salih Uçan arriva in Italia nella stagione 2014-2015 dopo aver vinto il campionato con il Fenerbahce. Operazione fortemente voluta dall’allora ds Walter Sabatini che si innamora guardando i video delle sue giocate: un prestito annuale da 4,5 milioni che ha alimentato le aspettative intorno al giocatore. Destino simile a quello di Cengiz Under voluto a tutti i costi da Monchi che lo ha strappato alla concorrenza del Manchester City investendo 13 milioni di euro su un ragazzo classe ’97.

Un percorso calcistico che è radicato nella stessa città ma che si è sviluppato in maniera diversa. Entrambi hanno mosso i primi passi sui campi di Buca, centro alla periferia est di Smirne e provengono da una squadra di Istanbul ma mentre Uçan è sbocciato nel Fenerbahce, uno dei club più titolati di Turchia, Under ha fatto la gavetta in una nuova squadra della città turca – il Medipol Basaksehir – che fino a due anni fa militava nella serie B turca e che l’anno scorso, anche grazie alle sue prodezze, è arrivata clamorosamente seconda a 4 punti dal Besiktas. Entrambi svariano sul fronte offensivo ma con ruoli differenti: Under è un esterno alto mancino che ama partire da destra per accentrarsi, mentre Uçan è un trequartista classico dotato di grande tecnica e visione di gioco. Il suo modo di giocare però sembra uscito da un’altra epoca, la mente e l’intelligenza calcistica viaggiano più velocemente delle sue gambe. Forse 30 anni fa sarebbe stato un grande numero 10 ma nel calcio di oggi, dove tattica e dinamismo hanno schiacciato i trequartisti vecchia maniera, forse non c’è spazio per un giocatore come lui. In allenamento incanta. Bello da vedere, gioca sempre a testa alta e con un portamento quasi aristocratico ma la partita del giovedì non è come quella della domenica e nelle sue due stagioni a Roma ha trovato poco spazio, complice anche i tanti infortuni che ne hanno frenato la crescita. In due anni con la Roma solo 10 presenze senza nessuno gol prima di tornare in patria, visto che i giallorossi considerano eccessivi gli 11 milioni fissati per il suo riscatto. L’unica partita da titolare è quella contro il Cesena in cui per 65 minuti mette in mostra un ottimo calcio e serve l’assist, al quanto fortuito a dir la verità, per il gol partita di De Rossi.

L’interpretazione del ruolo di Under invece è molto più funzionale e per certi versi moderna. In patria lo chiamano il “Dybala turco” ma con il talento argentino ha in comune solo la corporatura minuta e la faccia da ragazzino. Pur essendo un giocatore spiccatamente offensivo, non disdegna di aiutare i compagni nella fase di copertura. Grazie al suo acuto senso tattico riesce a conferire grande equilibrio alla squadra. Le sue caratteristiche principali sono la velocità e la cattiveria sotto porta che ha subito messo in mostra in uno dei suoi primi allenamenti in gruppo con i nuovi compagni. In un video postato sul profilo Instagram della Roma è stato possibile intravede sprazzi del suo grande talento: approfitta del movimento di Dzeko per buttarsi nello spazio lasciato libero dal centravanti, brucia in velocità il terzino e trafigge il portiere con un sinistro imparabile.

https://www.instagram.com/p/BW-nWFrFXdD/?taken-by=officialasroma

A questo unisce un grande intelligenza calcistica. Possiede una innata scaltrezza che gli permettere di leggere in anticipo le situazioni in campo come si è visto nel match amichevole contro il Tottenham. Under segue l’azione anche se si sta sviluppando sul versante opposto e capisce in anticipo la possibilità di un errore da parte del centrale degli Spurs, così riesce ad essere nel posto giusto al momento giusto per battere a rete. Come ha detto anche il suo nuovo mister Eusebio Di Francesco nel post partita si tra tratta di un giocatore «letale» negli ultimi 30 metri. Lo dimostrano anche i numeri visto che alla sua prima stagione nella massima serie turca ha realizzato 7 reti e 5 assist in 32 partite e 2 gol in 4 presenze con la nazionale turca.

https://www.instagram.com/p/BXGGinMFWfW/?taken-by=officialasroma

Cengiz Under è arrivato alla Roma in punta di piedi e l’adattamento non sarà semplice. Il ragazzo non parla inglese e tanto meno italiano ma in queste prime settimane in giallorosso si è espresso con la lingua internazionale del calcio. Il suo predecessore Salih Uçan ha vissuto due anni difficili e in questo non è stato aiutato dalla condizione fisica, poi quando davanti hai gente come De Rossi, Strootman o Nainggolan è difficile trovare spazio con continuità. È sicuro che Under, almeno in partenza, non sarà il titolare ma nel gioco delle coppie voluta da Di Francesco ma il turco avrà modo di dire la sua anche grazie alla sua sana sfrontatezza. Probabilmente se la vedrà con un giocatore del calibro di Riyad Mahrez, che Monchi sta provando a prendere a tutti i costi, ma i giallorossi potrebbero avere già in casa un potenziale campione. Un gol non fa primavera ma la Roma non ha nulla da temere: Cengiz Under non è un altro Salih Uçan.