Hanno Detto
Sampdoria, Sabiri: «La Serie A è un altro calcio. Non centriamo nulla con questa classifica»
Il trequartista della Sampdoria Sabiri ha parlato dei suoi primi mesi in blucerchiato
Abdelhamid Sabiri, trequartista della Sampdoria, ha fatto il punto sulla lotta salvezza e sul suo impatto con la Serie A: le sue parole a La Gazzetta dello Sport.
DIFFERENZE CON LA B – «Nient’affatto, perché c’è grande differenza fra la Serie B di quando ero ad Ascoli e il mio calcio di oggi in A. Persino l’interpretazione del modulo, anche se il 4-3-1-2 è lo stesso, è differente. Qui, poi, tanti mi hanno aiutato, dal mister che ringrazio per la fiducia ai suoi vice Conti e Micarelli. Sono felice. È il punto più alto della mia carriera, mi fa piacere poter aiutare la squadra».
FARE LA DIFFERENZA IN A – «Lo spero. Ho giocato anche in Bundesliga e in Premier, ma questo è un altro calcio. Sono cresciuto, negli ultimi anni, sia sul piano fisico, sia tecnico, ma capisco di essere in una fase decisiva della mia carriera. L’esperienza di Ascoli mi è stata utile. Non avevo mai giocato in una squadra così forte prima d’ora, diciamo che è come se fossi arrivato all’Università. Non voglio un giudizio solo su quei trenta minuti, aspettiamo altre prove. Qui sto crescendo, Colley ed Ekdal mi aiutano molto, la Sampdoria è il grande jolly da giocarmi per il futuro».
SALVEZZA – «Credo di sì. Nulla ho da perdere e questa è la mia forza. Capisco la mia fortuna, giocare contro la Juventus o il Venezia per me è la stessa cosa. Ma ribadisco: questa Samp è forte, può tranquillamente salvarsi. Non c’entra nulla con questa classifica».
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