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La Serie A ai raggi X: le venti rivelazioni delle prime sette giornate

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La Serie A ai raggi X: nelle prime sette giornate si sono messi in mostra venti giocatori, uno per squadra. Abbiamo individuato le note più liete di questo avvio di stagione

Le sorprese non mancano mai. Soprattutto nel calcio italiano, dove di stagione in stagione arrivano profili sempre più interessanti. Sia per le grandi squadre che per le piccole, con i direttori sportivi che riescono a portare in Italia talenti interessanti. Con la sosta per le nazionali è già tempo di bilanci per le venti squadre di Serie A, che in questi giorni avranno modo di prepararsi per il ritorno in campo previsto per sabato prossimo (l’ottava giornata inizierà dai big-match Juventus-Lazio e Roma-Napoli, per poi concludersi con il caldissimo derby Inter-Milan).

Abbiamo scelto, per ogni formazione del massimo campionato, una rivelazione per ogni squadra, ovvero un giocatore che più di altri si è distinto con prestazioni di altissimo livello. L’auspicio è che i prescelti proseguano la stagione sulla falsariga di agosto e settembre, ma se una rondine dovesse far primavera siamo certi che questi venti giocatori chiuderanno la stagione in maniera sorprendentemente brillante.

Atalanta – José Luis Palomino

In estate è arrivato dal Ludogorets con una missione: dare un ricambio in più a Gian Piero Gasperini per la difesa. Ma il roccioso centrale ha fatto molto di più, impressionando tutti per la personalità mostrata nelle prime uscite stagionali. Colpisce la bravura in marcatura, ma anche uno spiccato senso della posizione che fanno di lui un perno della nuova Atalanta. In Italia e in Europa League.

Benevento – Marco D’Alessandro

L’Atalanta lo ha mandato a Benevento per prendere dimestichezza con la Serie A dopo qualche anno agrodolce. E l’esterno destro, con Baroni, si sta ritagliando uno spazio importante. Le streghe si affidano alla sua qualità per tentare la disperata missione salvezza, ma se D’Alessandro dovesse sempre giocare con lo stesso piglio della gara contro l’Inter per i giallorossi le speranze di rimanere in Serie A aumenteranno.

Bologna – Godfred Donsah

Quando gioca titolare il Bologna ha completamente un altro passo. Ed è anche per merito suo se Donadoni ha deciso di irrobustire il centrocampo. L’ex Cagliari corre come un forsennato, si danna l’anima e a tratti è anche un valore aggiunto in fase di finalizzazione. I felsinei, anche a costo di rinunciare ad un esterno d’attacco, non possono più fare a meno di lui.

Cagliari – Nicolò Barella

Già nella passata stagione aveva chiuso con grande autorevolezza, assumendo un ruolo importante per Rastelli. Che adesso lo impiega sempre, in ogni occasione. Barella è un trequartista atipico che abbina qualità, ma anche tanta quantità e per il Cagliari è prezioso soprattutto in fase di non possesso. Se ne sta innamorando anche Ventura e a fine stagione, c’è da scommetterci, qualche big busserà alla porta di Giulini.

Chievo – Samuel Bastien

Parlare di rivelazioni, per una squadra ampiamente rodata e collaudata come il Chievo, è sempre complicato. Ma si sta mettendo in evidenza Bastien, un ragazzo giovane che già l’anno scorso aveva fatto intravedere delle qualità importanti. Ora però è destinato a diventare un titolare inamovibile. O comunque, anche a partita in corso, Maran sa che lui può sempre spaccare la partita.

Crotone – Rolando Mandragora

Dopo tanti infortuni e tanta panchina la Juve ha deciso di mandarlo in prestito in provincia. Nonostante Allegri volesse trattenerlo, perché stravede per il classe ’97 cresciuto nel Genoa. E c’è da capirlo: si è preso il Crotone sulle spalle e ora è destinato a giocare tutte le partite. Ha anche preso coraggio, calciando da fuori area con grandi risultati. Per Nicola è già indispensabile.

Fiorentina – Jordan Veretout

Nel mare di incognite della Fiorentina spicca lui, ottima diga di un centrocampo che si ritrova sollecitato oltremisura, vista la propensione ad offendere della squadra di Pioli. E ha anche un bel piede: vedere per credere il gol realizzato a Verona alla terza giornata su punizione. Corvino, con questo ragazzo, potrebbe averci visto giusto.

Genoa – Pietro Pellegri

Nei disastri del Grifone spicca lui, che a 17 anni ancora da compiere sta tentando di trascinare la squadra di Juric ad una salvezza molto, ma molto complicata da raggiungere senza sofferenza. Il ragazzino, dopo i due gol contro la Lazio, è calato a livello di prestazioni, ma ha l’impronta del predestinato: i grandi club europei faranno a botte pur di prenderlo.

Inter – Milan Skriniar

Fino a pochi mesi fa l’acquisto da parte dell’Inter, che lo ha strappato alla Sampdoria per 25 milioni di euro, faceva storcere il naso a tutti. Ma ora bisogna già togliersi il cappello. Impatto devastante per lo slovacco, che con Miranda sta formando la coppia di centrali migliore del campionato. Ed è anche bravo con il pallone nei piedi: non sbaglia quasi mai il primo passaggio.

Juventus – Rodrigo Bentancur

L’acquisto meno altisonante sta diventando un elemento validissimo, per una Juve che lo sta facendo crescere in maniera esponenziale. L’uruguaiano si è messo in mostra più in Champions League che in campionato, ma ha già sorpreso tutti per la personalità con la quale si è imposto con la maglia più pesante d’Italia. E ha un merito importante: non tira mai indietro la gamba. Sembra già un veterano.

Lazio – Luis Alberto

Qui ci troviamo di fronte ad un dilemma: sta giocando il fratello gemello oppure stiamo parlando dello stesso Luis Alberto che l’anno scorso, sempre alla Lazio, non ha lasciato traccia? In questo avvio di campionato lo spagnolo ha dimostrato di essere mostruoso nel centrocampo biancoceleste. E Inzaghi lo farebbe giocare pure zoppo. Insieme a Milinkovic-Savic sarà lui ad infiammare il prossimo mercato estivo.

Milan – Fabio Borini

E’ stato l’acquisto meno altisonante, ma anche quello in assoluto più discusso. Eppure, con immensa umiltà e in religioso silenzio, si sta rendendo utilissimo a Montella, che sa di poterlo utilizzare in ruoli diversi fra centrocampo e attacco. E’ un gregario, ma sembra la stella di un Milan finora inconsistente, che avrebbe bisogno di ripartire dalle cose semplici e non da quelle formali. Esattamente come sta facendo Borini.

Napoli – Allan

Ad inizio stagione si poteva immaginare che avrebbe trovato sempre meno minuti, vista l’imminente esplosione di Zielinski. E invece rinunciare al brasiliano sta diventando sempre più difficile. Sarri crede in Allan, che lo sta ripagando con prestazioni da campione: è un trattore, che sostiene in maniera egregia la grande spinta offensiva del Napoli. A fine stagione, quando si avrà un’idea chiara sui minuti giocati in stagione, si capirà quanto è realmente decisivo.

Roma – Aleksandar Kolarov

I tanti anni al Manchester City non gli hanno fatto bene. Di più. Perché se è vero che il serbo è sempre stato un ottimo giocatore è altrettanto vero che, un giocatore così completo, in Italia nessuno lo aveva mai visto. Sta assumendo una dimensione internazionale da top player e Di Francesco si fida ciecamente di lui. Kolarov è il migliore della Roma in quasi tutte le partite. Se continua così…

Sampdoria – Dennis Praet

L’anno di apprendistato gli è servito per capire che cosa significa giocare in Italia. Ma non solo, perché Giampaolo ha anche avuto l’intuizione di cambiargli ruolo, facendolo diventare una mezz’ala di altissimo profilo. Contro il Milan ha offerto la prova migliore da quando è alla Samp e ora, fare a meno del belga, è quasi un delitto.

Sassuolo – Stefano Sensi

Roberto Mancini, due anni fa all’Inter, si era innamorato di Sensi. Ed era anche andato a vederlo giocare a Cesena in Serie B. Ma il primo anno di Sassuolo non è stato esaltante. La seconda stagione è iniziata con tutto un altro piglio: per ora è il migliore dei neroverdi per distacco e Bucchi si sta innamorando di un centrocampista che sa fare tutto o quasi. Se mantiene questa continuità sarà lui l’uomo che sposterà gli equilibri degli emiliani.

Spal – Francesco Vicari

Ad agosto non lo conosceva praticamente nessuno, nonostante fosse il leader difensivo della neopromossa Spal. Nelle prime giornate di campionato si è per imposto con una determinazione feroce, diventando indispensabile per Semplici. Che, non è un caso, lo fa giocare sempre. Attenzione alle sirene della Premier League: il West Ham sta già bussando alla porta per il classe ’94…

Torino – Nicolas N’Koulou

Arriva in Italia con tante prese in giro per un cognome che fa sorridere, ma Mihajlovic è subito rimasto colpito dalle qualità di un giocatore sicuro, forte e immediatamente ambientato alla perfezione nel nostro calcio. Bravo anche palla al piede: il regista vero della manovra granata è lui, visto che i vari Rincon, Acquah e Obi si occupano solo e soltanto di fare legna in quantità.

Udinese – Bram Nuytinck

Di tanto in tanto l’Udinese pesca dal cilindro dei campionati esteri giocatori perfetti anche per la Serie A. E’ il caso del centrale olandese, roccioso all’ennesima potenza, che nelle prime gare ha sorpreso per la sicurezza che dà alla squadra di Del Neri. E’ certamente il meno colpevole del brutto avvio dei friulani.

Verona – Antonio Caracciolo

Ha giocato le ultime tre partite di campionato dopo la moria di infortuni dei compagni di reparto. E il Verona, non casualmente, ha ottenuto due punti nelle ultime tre gare. Pecchia ripartirà da lui anche dopo la sosta perché Heurtaux e Caceres non hanno convinto fino in fondo. A volte è meglio ripartire dalle certezze della B piuttosto che affidarsi a giocatori che, in questo momento, sembrano completamente decontestualizzati.