STATS – Ancelotti e il Real Madrid hanno un giocatore tridimensionale
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STATS – Ancelotti e il Real Madrid hanno un giocatore tridimensionale

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Eduardo Camavinga è stato tra i migliori del Real Madrid, in particolare per la sua duttilità che ha permesso ad Ancelotti di schierarlo in vari ruoli

Oggi Mario de la Riva su As lo ha definito «un Suv al servizio di Ancelotti». Il riferimento è a Eduardo Camavinga, il ventenne del Real Madrid che nella stagione difficile dei blancos si è ritagliato la parte da assoluto protagonista. Ed esservi riuscito in una squadra di campioni e in un anno con un bel po’ di problemi, tali da portare in dote solo la Copa del Rey, significa che c’è tutta la stoffa per diventare uno dei centrocampisti più importanti al mondo. Come confermano i numeri, che traducono la sua importanza fondamentale.

A una giornata dal termine della Liga, che non ha più niente da chiedere al club, il ragazzo francese ha maturato queste statistiche tra campionato e Champions League.

Finora sono state 34 le gare disputate in Liga e 11 in Europa. Significativamente, la percentuale di titolarità è stata più alta nel contesto internazionale, una prova evidente di quanto Camavinga abbia saputo dimostrarsi affidabile. E questo va al di là della sofferenza patita nel retour-match con il Manchester City, dove andare a isolare uno più responsabile di un altro è un esercizio del tutto vano nel tracollo generale che c’è stato. Tra le statistiche va sottolineata la correttezza: per un giovane dinamico ed esuberante, i cui compiti sono anche quelli di coprire vaste zone del campo e andare a contrasto, il totale delle ammonizioni non è certamente elevato.

Sul quotidiano spagnolo oggi si esalta soprattutto la versatilità del giocatore, che ha indotto Ancelotti a spostarlo più volte all’interno del perimetro di gioco. Fino ad arrivare all’estrema sintesi verificatasi nella gara con il Siviglia, quando nell’arco di 45 minuti Eduardo ha assunto tre posizioni diverse, una sorta di compendio riassuntivo di quanto proposto nell’intera stagione: mezzala a sinistra; esterno basso sulla stessa fascia; spostamento nel finale sull’altro versante. Ecco, così, quel che si dice un giocatore tridimensionale.