Theo Hernandez si racconta: «Addio ai rossoneri? La mia priorità assoluta era rimanere al Milan. Sulla trattativa con il Como»
Connect with us

Hanno Detto

Theo Hernandez si racconta: «Addio ai rossoneri? La mia priorità assoluta era rimanere al Milan. Sulla trattativa con il Como»

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

Theo Hernandez

Theo Hernandez rompe il silenzio: le prime parole sull’addio al Milan nell’intervista alla Gazzetta dello Sport

In un’intervista esclusiva concessa alla Gazzetta dello Sport da Riad, Theo Hernandez è tornato a parlare per la prima volta del suo turbolento addio al Milan. Il terzino francese, oggi all’Al-Nassr guidato da Simone Inzaghi, ha ricostruito i passaggi che hanno portato alla separazione, non risparmiando critiche alla dirigenza rossonera. Nel colloquio, Theo ha anche ribadito il suo legame indissolubile con il Milan e con Paolo Maldini, figura che continua a considerare fondamentale nella sua carriera.

Theo, come si vive a Riad? «Benissimo, è stata la scelta giusta. L’unico problema è il traffico, davvero terribile».

Come l’ha convinta Inzaghi? «Mi ha chiesto se volessi vincere con lui. Lo chiamavano ‘demone’ all’Inter, ma è un gentleman. Scherza spesso sulla Supercoppa che gli ho fatto perdere l’anno scorso proprio qui, e lo staff mi stuzzica sui derby e i duelli con Dumfries».

Ha incontrato il Milan? «Sì, prima della sfida col Napoli. Non ero riuscito ad abbracciarli tutti quando me ne sono andato. Mi spiace per la sconfitta. Ho fatto i complimenti a Bartesaghi e abbracciato Modric: un genio assoluto».

Ha visto anche i dirigenti? «Ho visto Allegri, Tare e Ibra. Furlani invece non si è fatto vedere».

Non sarebbe mai andato via? «Mai. La mia priorità assoluta era rimanere al Milan».

Lo scorso gennaio rifiutò il Como? «Mai saputo nulla. Si diceva che chiedessi cifre folli o che volessi andarmene: tutte bugie».

Il suo post d’addio fu polemico sui valori del club. «Era la verità. Con Massara, Boban e Maldini era un’altra cosa. Ibra è un top, ma dopo l’addio di Paolo tutto è peggiorato».

Le critiche dei tifosi le hanno fatto male? «Molto. Ho sbagliato con le espulsioni (Fiorentina, Feyenoord), ma sono umano. Non ero sereno, ma i tifosi sanno chi è stato Theo per questa maglia».

LEGGI LE PAROLE INTEGRALI SU MILANNEWS24