Tornata europea da sballo: è l’anno buono. Ed occhio alla Germania - Calcio News 24
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2015

Tornata europea da sballo: è l’anno buono. Ed occhio alla Germania

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sarri napoli novembre 2015 ifa

La tre giorni europea sorride all’Italia: in proiezione avanti all’Inghilterra, attenzione allo scenario Germania

Ha vinto la Roma in Champions League nella rocambolesca sfida contro la diretta concorrente Bayer Leverkusen, hanno fatto altrettanto Napoli, Fiorentina e Lazio in Europa League: en plein mancato solo per via del pareggio ottenuto dalla Juventus in terra tedesca sul campo del Borussia Moenchengladbach, bianconeri ad ogni modo bravi a limitare i danni una volta ritrovatisi in inferiorità numerica a causa dell’espulsione rimediata da Hernanes.

IL CONFRONTO – Si gioca su Inghilterra e Germania ed alle due compagini nazionali non è andata bene quanto al movimento italiano: le inglesi – nonostante le cinque vittorie dell’attuale tornata internazionale e l’unica sconfitta subita dall’Arsenal – totalizzano un punteggio minore. Per l’Italia 1.5 punti di ranking in dote – i 9 ottenuti dalle quattro vittorie e dal pareggio divisi per le 6 squadre che hanno avviato le due manifestazioni – mentre per l’Inghilterra 1.25 (10/8). Peggio ancora è andata alla Germania: tre vittorie, due pareggi ed altrettante sconfitte per otto punti complessivi che ripartiti per le sette squadre partecipanti rendono un punteggio di 1.14. Tradotto: nella recente tornata di Champions ed Europa League l’Italia ha recuperato 0.25 punti all’Inghilterra e 0.36 alla Germania. I totali odierni: Germania 70.606, Inghilterra 68.034, Italia 64.439. Le proiezioni ricordando che al termine della stagione si scarteranno i cumuli della stagione 2011-12 (sistema su base quinquennale): Germania 55.356, Inghilterra 52.784, Italia 53.082. Il sorpasso sulla Premier League è (sarebbe) servito con tanto di quarto posto Champions League.

CERTEZZA NAPOLI, LE RISPOSTE DI FIORENTINA E LAZIO – Superfluo nasconderlo: le velleità di rimonta passano dai rendimenti delle tre squadre impegnate in Europa League. E’ in questo territorio internazionale che siamo chiamati a fare la differenza e portare almeno due squadre fino alle battute finali della competizione. Ad oggi il Napoli di Sarri si è comportato da rullo compressore: punteggio pieno – soltanto il Rapid Vienna è riuscito parimenti nel Girone E – con dati impressionanti, sedici le reti realizzate (alla media di quattro a partita!) ed una sola quella incassata, nessuno neanche vicino alle statistiche partenopee. La Lazio ha consolidato quanto di buono aveva già mostrato: dieci punti e non dodici per via del pareggio subito dal Dnipro nel pieno overtime della sfida di Dnipropetrovsk, qualificazione di fatto archiviata (a rigor di legge manca un punto). Risposta più solida doveva invece arrivare dalla Fiorentina ed è puntualmente giunta: le due sconfitte interne rimediate da Basilea e (clamorosamente) da quel Lech Poznan penultimo nella classifica del campionato polacco hanno trovato sfogo nell’opposto rendimento esterno, lì dove gli uomini di Sousa sono stati in grado di trovare due vittorie che mantengono assolutamente vive le chance di qualificazione ai sedicesimi di finale.

ORGOGLIO ROMA/JUVE FONDAMENTALE – Il calcio di rigore trasformato da Pjanic nel faccia a faccia con il Bayer Leverkusen, dopo quello che a tutti gli effetti poteva tradursi in un epilogo thriller, ha un peso determinante nell’economia del ranking Uefa: oltre ai dati correnti già ampiamente dettagliati è da considerare il discorso inerente al passaggio del turno, con la Uefa che premia con quattro punti ulteriori l’accesso agli ottavi di finale di Champions League. Viene immediata la riflessione: qualora Roma e Juventus dovessero rispettivamente avere la meglio su Bayer Leverkusen e Borussia Moenchengladbach – e dunque accedere agli ottavi – ecco come nel mirino italiano entrerebbe immediatamente la Germania. Oltre alla già inquadrata Inghilterra, s’intende. Le stesse Wolfsburg (in Champions) ed Augsburg (in Europa League) devono ancora sudarsi l’accesso alle fasi ad eliminazione diretta: si parla giustamente di freccia accesa nella corsia di sorpasso all’Inghilterra, ma occhio a quanto accade in casa tedesca. Scenari potenzialmente clamorosi sono lì dietro l’angolo.