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Buon compleanno a… Leandro Trossard

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Oggi Leandro Trossartd compie 29 anni e con il suo club lo fa da capolista della Premier League, reduce dal successo per 2-1 sui Wolves

Oggi Leandro Trossartd compie 29 anni e con il suo club lo fa da capolista della Premier League, reduce dal successo per 2-1 sui Wolves.

In questi giorni si è parlato molto di lui e lui stesso ha detto qualcosa d’importante. Alla vigilia della sfida con il Lens, che ha chiuso il discorso qualificazione in Champions per l’Arsenal, il tecnico Mikel Arteta ha speso parole importante nei suoi confronti: «Penso davvero che sia un giocatore formidabile, ha un grande talento e soprattutto una grande intelligenza per giocare come vogliamo giocare». E anche se poi lo ha lasciato in panchina – ben sostituito, si può dire, alla luce del 6-0 maturato nell’incontro – non si può che convenire sull’ottima prima parte della stagione in corso per il belga. Che già in precampionato aveva mostrato di avere motivazioni a mille.

E che poi, con l’inizio degli impegni ufficiali, ha lasciato il segno in diversi appuntamenti: gol in Community Shield, il primo del 2023-24 per l’Arsenal; reti in Premier League contro Everton, Chelsea e Burnley; e, soprattutto, prestazioni davvero degne di note nel contesto più prestigioso, la grande Europa. Nella sfida d’esordio nel girone contro il Psv, al pari dei suoi compagni è stato semplicemente incontenibile. Ha firmato il secondo dei 4 centri della sfida con gli olandesi, finalizzando una ripartenza avviata da uno strappo di Gabriel Jesus e rifinita perfettamente da Saka, che gli ha fornito un pallone che lui ha collocato nell’angolino di prima intenzione. Successivamente, ha ricambiato il favore mettendo in condizione Gabriel Jesus di andare a bersaglio e mostrando le due principali qualità degli attaccanti di Arteta: la fame, che li rende in certe fasi davvero dei cannibali; la capacità di variare tempi di gioco, con un’andatura fatta a velocità diverse e non facilmente contrastabili.

In questo Arsenal che vive di connessioni e alchimie, lui si trova a meraviglia, esaltandosi proprio per la varietà dei compiti che gli vengono proposti. É quanto ha raccontato a TMT Sports, esprimendo l’idea che muoversi sull’esterno, come punta o a centrocampo e cambiare frequentemente è una ricchezza, non un problema: «Giocare in un ruolo diverso ogni settimana mi piace. Ho giocato in così tante posizioni già da giovane, ho proseguito anche dopo e questo mi ha aiutato a sviluppare anche come giocatore. Se un paio di anni fa mi avessero chiesto qual è il mio ruolo preferito, probabilmente avrei detto l’ala sinistra, ma al momento è così difficile da dire perché mi piace giocare ovunque».

Da queste dichiarazioni risulta evidente come avere lasciato Brighton nello scorso gennaio lo abbia rivitalizzato. C’era anche un’altra parte di Londra interessata a lui all’epoca, piaceva a Conte e al Tottenham, ma alla fine è andata bene così.

L’importante, per sintetizzare quell’epoca, era stare lontani da Roberto De Zerbi. Tra i due, infatti, le cose non sono proprio andate per il verso giusto. «Trossard potrebbe fare ancora più gol di quanti ne fa ora, gliel’ho già detto», disse l’allenatore dopo una gara contro il Liverpool nella quale Leandro di reti ne aveva firmate così tante da portarsi a casa il pallone. Un atteggiamento da perfezionista incontentabile che ad un certo punto ha portato alla rottura esplicita. Con il mister italiano a metterlo fuori squadra, spiegando pubblicamente la decisione: «Voglio solo giocatori che lavorano duro e diano il 100% per la squadra. Lui ha lasciato la sessione senza dirmi nulla. E non va bene. Gli ho parlato e gli ho spiegato che non gradisco questo atteggiamento». Pronta la risposta dei suoi agenti, che spiegavano la vicenda in un’altra maniera: «Dopo il Mondiale c’è stato un litigio in allenamento tra Leandro e un altro giocatore per un’inezia. Da allora l’allenatore non ha più parlato con Leandro, il che ovviamente non favorisce le prestazioni. Leandro ha giocato dal 1′ contro Southampton e Arsenal ma contro l’Everton è andato in panchina e non è entrato in campo. Alla vigilia della partita contro il Middlesbrough di FA Cup, aveva già segnalato due volte problemi al polpaccio. Questo è stato il motivo per cui ha interrotto l’allenamento dopo un consulto con lo staff medico. Attraverso il preparatore fisico, Leandro ha appreso che doveva allenarsi separatamente. Un allenatore che non comunica direttamente con il suo giocatore da 4 settimane è veramente incomprensibile». Ulteriore risposta di De Zerbi, con piccola apertura: «Se uno non spinge al massimo negli allenamenti e in partita… Il calcio è una cosa seria: dà tutto, ma bisogna dargli tutto. Forse l’agente di Trossard vuole portare il giocatore in un’altra squadra per meno soldi. Ma tutti nello spogliatoio sanno qual è la realtà. Io non devo chiedere scusa. Tuttavia, se Trossard torna e si impegna al 100%, io sono disposto a farlo giocare: dipende da lui».

Finale della questione: trasferimento all’Arsenal per una cifra valutabile in 24 milioni di euro, 9 in più di quanti versati dal Brighton ai belgi del Genk. A volte ci vuole così poco per essere tutti felici e contenti…